Due nuove opere entrano nella Collezione bancartis della BCC Mediocrati

Gerardo Sacco e l'opera Bancartis

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Gerardo Sacco e l'opera Bancartis
Gerardo Sacco e l’opera Bancartis

Come ogni anno si è svolto nella Sala De Cardona del Centro Direzionale della BCC Mediocrati, a Rende, il consueto evento dedicato all’arte dei Calabresi.

Bancartis 2012 è iniziato con un lungo applauso e gli auguri di pronta guarigione indirizzati ad Enzo Bilotti, mecenate anima del Museo all’Aperto di Cosenza.

Le opere e gli autori sono venuti, poi, prepotentemente alla ribalta riempiendo la serata di contenuti e di significati.

Contenuto e significato, sono due sostantivi che, declinati al plurale, dividono appropriatamente i due volti della manifestazione.

I contenuti, infatti, commentano e impreziosiscono l’opera di Gerardo Sacco: una scultura in argento eseguita in altorilievo con supporti placcati in oro. L’opera è piena di simbolismi e accomuna fede, geografia, cultura, archeologia e antropologia. San Francesco di Paola domina su uno sfondo silano, caratterizzato dai pini e una veduta lacustre, con tre “mantelli” d’oro dedicati a Bernardino Telesio, Gioacchino da Fiore e all’antica storia della Magna Grecia, rappresentata dal Toro Cozzante di Sibari.

I significati, invece, sono una bussola imprescindibile per incamminarsi nel mondo dell’arte di Pino Chimenti, definito “cosmogonia fiabesca”.  Un mondo di coalescenze – come scrive il grande critico Gillo Dorfles – che finisce per costruire un vero e proprio “universo iconologico”. L’originalità della fattura prosegue e si incastona nel titolo che, per quanto riguarda l’opera acquisita nella Collezione Bancartis, è il seguente: “Armonie nascoste di due creature del sogno con maschera e torre”.

Con il presidente Paldino, che ha fatto gli onori di casa, sono intervenuti anche il maestro Silvio Vigliaturo e il critico d’arte Boris Brollo.

La cerimonia è stata suggellata dall’atto notarile con il quale la Banca ha ufficialmente acquisito le opere dai maestri Sacco e Chimenti.

Il soave suono dell’arpa, pizzicata dalla brava Rosaria Belmonte del Conservatorio “Giacomantonio” di Cosenza, ha concluso la serata.

Prima di lasciare la sala, brindisi e leccornie natalizie per tutti.

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Author: Cristina

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