Diritti diversamente abili, Rocca Imperiale primo comune calabrese a ratificare Convenzione ONU

ROCCA IMPERIALE CONVENZIONE ONU

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ROCCA IMPERIALE CONVENZIONE ONU

Rocca Imperiale scende in campo in difesa dei diritti dei diversamente abili e lo fa mediante un Consiglio Comunale ad hoc nel corso del quale è stata ratificata in maniera simbolica la Convenzione Onu per i diritti delle persone con disabilità.

Il “paese dei limoni e della poesia” diventa così il primo comune dell’intera regione Calabria ad impegnarsi in maniera ufficiale per la divulgazione sull’intero comprensorio di tali principi accompagnati da un forte impegno a voler realizzare sul proprio territorio e non solo strutture idonee al servizio dei diversamente abili.

La convenzione in oggetto è stata approvata dalle Nazioni Unite nel 2006 e ratificata dall’Italia tre anni fa. Tra i principi della carta: l’autonomia individuale, la libertà di scelta, l’indipendenza, la non discriminazione, la piena ed effettiva partecipazione e inclusione nella società.

Il sindaco di Rocca Imperiale Ferdinando Di Leo, sempre sensibile a queste problematiche, ha voluto fortemente di concerto con l’Aism (Associazione Italiana Sclerosi Multipla) e con la sua coordinatrice Anna Batta Veltri, presente lunedì sera a Rocca assieme ad altri rappresentanti Aism, stringere questo patto simbolico con le persone diversamente abili di tutto il circondario.

Il presidente Aism Regione Calabria ha donato una pergamena a tutti i membri del Consiglio Comunale, tra cui gli assessori Tiziana Battafarano e Giovanni Di Leo che si sono spesi il raggiungimento di questo primo importante traguardo, ringraziandoli per la sensibilità avuta e soprattutto per l’impegno promesso. «L’obiettivo è che tutte le Istituzioni calabresi ai vari livelli seguano l’esempio di civiltà e coraggio della Città di Rocca Imperiale», ha dichiarato Anna Batta Veltri. I malati di sclerosi multipla sono 450 mila in Europa; 63 mila in Italia e 700 nella provincia di Cosenza.

La seduta consiliare di lunedì sera si è svolta nel Monastero dei Frati Osservanti che come ha sottolineato il sindaco Di Leo: «non presenta barriere architettoniche pur essendo una struttura del ‘500. E noi dobbiamo ripartire, qui stasera, proprio da questo aspetto – ha continuato. Non è ammissibile che oggi le cose siano cambiate in peggio. Rocca Imperiale sarà da esempio anche per gli altri comuni in un’azione costante nella difesa dei diritti dei diversamente abili».

Presente alla pubblica assise anche il direttore del Distretto Sanitario di Trebisacce Graziano Mandaglio e il consigliere provinciale Giuseppe Ranù (anche in veste di consigliere di minoranza del Comune di Rocca), il quale è tornato in maniera decisa sull’impoverimento sanitario in cui è sprofondato l’Alto Jonio cosentino, con la chiusura dell’ospedale di Trebisacce in primis. Ma, dato per scontato che la battaglia per un ripristino quanto meno dei servizi di emergenza al “Chidichimo” non debba cessare, i comuni dell’Alto Jonio, dal canto loro, devono avere il coraggio, sul modello Rocca Imperiale, di imbastire sul proprio territorio, e coordinandosi tra di loro, specifiche iniziative sanitarie da gestire in maniera professionale.

E proprio su questa linea che a Rocca Imperiale dovrebbe nascere presso il Poliambulatorio della Marina un centro permanente di fisioterapia per diversamente abili e già entro quest’estate un sportello Aism fornirà consulenze all’intero comprensorio dell’Alto Jonio cosentino. La proposta messa in campo dai vertici provinciali e regionali Aism è stata subito avallata dal Comune di Rocca Imperiale e soprattutto dal direttore del distretto sanitario Mandaglio che si è impegnato a farsi portavoce presso i vertici Asp.

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Author: Cristina

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