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L’Assessore al Turismo, Cultura e spettacolo del Comune di Diamante ha scritto a Renzo Arbore. Nella lettera si legge: << Caro Maestro, ho ascoltato la bella intervista rilasciata al TG3 Calabria a margine del suo concerto al Teatro Rendano di Cosenza la scorsa settimana.
Quale Assessore al Turismo e allo Spettacolo della Città di Diamante mi corre l’obbligo di ringraziarla per la manifestata volontà di voler trascorrere un periodo di vacanze nella nostra città.
La sua dichiarazione ha il valore di una straordinaria e qualificata promozione turistica superiore a qualsivoglia spot o inserzione pubblicitaria che fra l’altro le nostre risorse non potrebbero consentirci.
Chi le ha suggerito Diamante come meta per le vacanze estive le avrà parlato di una bella località arroccata sul mare azzurro di Calabria che la sua conterranea Matilde Serao appellò, un secolo scorso, la Perla del Tirreno.
Di più potranno dirle, i suoi amici Marisa Laurito, Nino Frassica, Gianni Conte e Gegè Telesforo che negli ultimi anni per motivi artistici hanno avuto modo di essere nostri ospiti e poter conoscere oltre al mare, la nostra eccellente gastronomia a base di cedro e peperoncino.
Saremmo onorati, pertanto di averla come ospite e conferirle un attestato di amicizia ed il titolo di Accademico del Peperoncino e testimonial della Città, magari in occasione del Peperoncino Festival che quest’anno si terrà dall’11 al 15 di settembre. Se lei poi volesse considerare, questa estate, di tenere un concerto con l’Orchestra Italiana nel nostro suggestivo Teatro dei Ruderi che conta oltre 1500 posti, potrebbe farci contattare dal suo agente per verificarne la fattibilità. Sarebbe un grande regalo che Diamante farebbe ai tanti turisti partenopei e sarebbe per noi, occasione per ricordare insieme il grandissimo Roberto Murolo che tanti anni fa, al tempo di “Ottanta voglia di cantare”, ci onorò di un memorabile concerto >>.
Dott. Franco Maiolino
Assessore Turismo, Cultura e Spettacolo
Comune di Diamante
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Indiscusse le qualità organolettiche dei prodotti provenienti da agricoltura biologica certificata, meglio ancora se coltivati in proprio senza l’ausilio di pesticidi o di altre sostanze chimiche.