Depuratore consortile, Granata chiarisce la posizione del Comune di Cosenza

Questo post é stato letto 26490 volte!

pionati-granata
pionati-granata

In merito alle notizie apparse sulla stampa e relativamente alla scadenza del contratto sottoscritto tra il Consorzio Valle Crati e la società Salvaguardia Ambientale s.p.a.  che ha per oggetto la gestione del depuratore consortile di Coda di Volpe, viene riportato che il Comune di Cosenza è il Comune in capo al quale grava il maggior debito nel pagamento delle quote per la depurazione. Maximiliano Granata nella qualità di VicePresidente uscente e di Rappresentante del Comune di Cosenza precisa che il Comune di Cosenza, a differenza di altri Comuni, è stato il Comune più virtuoso ed il principale garante e sostenitore del funzionamento dell’impianto di depurazione consortile.

Sotto la gestione Granata, infatti, il Comune di Cosenza ha versato circa € 1.700.000,00 a differenza di altri comuni che non pagano da tempo il servizio. Da qualche mese nel Consorzio il Comune di Cosenza ha evidenziato una serie di anomalie sul sistema di telecontrollo e sulla fatturazione del servizio ai comuni usufruitori. Tali anomalie sono state evidenziate anche dai tecnici della sede operativa del Depuratore che chiede al CDA di provvedere ad approvare un sistema di ripartizione delle quantità trattate nell’impianto di depurazione per ogni singolo Comune collettato, basandosi sul numero di abitanti allacciati alla rete fognaria. Gli operai e i sindacati sanno bene che i loro stipendi sono stati pagati nel corso del 2012 grazie ai pagamenti del Comune di Cosenza, oggi, però, lo stesso Comune pone un problema di legittimità e di trasparenza sugli atti compiuti nel periodo della gestione dell’ex Valle Crati SPA.

Il rappresentante del Comune di Cosenza ha sollevato al Cda con apposita relazione le questioni relative all’illegittima assunzione di nr. 14 impiegati presso l’impianto di Depurazione con danno erariale nei confronti dei Comuni consorziati per un importo di € 700.000 annui ed al mancamento funzionamento del sistema di telecontrollo che potrebbe aver determinato per il Comune di Cosenza un danno erariale di ulteriori svariati milioni di Euro. Su tali problematiche il CDA, in merito alle suddette 14 assunzioni, ha affidato agli organi del Consorzio di procedere alla verifica della rimodulazione dell’organigramma e in merito al telecontrollo di invitare gli uffici a produrre apposita relazione.

In relazione al piano Nazionale per il Sud, Interventi straordinari nel settore fognario e depurativo finalizzati al superamento delle criticità connesse alla procedure di infrazione n. 2004/2034, prosegue Granata, mi sono premurato di far inserire interventi di eliminazione di criticità sui sistemi fognari-depurativi per i Comuni di Cosenza e di Rende che non erano stati precedentemente inseriti nello studio di fattibilità ed ho chiesto la redazione del nuovo piano economico finanziario comprensivo della tariffa sulla quale incidono gli interventi integrativi dei Comuni di Cosenza e di Rende. Sul finanziamento CIPE, infatti, non è possibile che i cittadini di Cosenza e Rende possano pagare la tariffa per i lavori che vengo eseguiti su altri Comuni, e fino a quando non verrà fatta chiarezza su un pagamento della tariffa trasparente e legittimo relativamente ai lavori svolti  sull’impianto di depurazione consortile non si potrà alla firma di alcuna convenzione in merito.

Il Rappresentante del Comune di Cosenza presso il Consorzio Valle Crati

Avv. Maximiliano Granata

Questo post é stato letto 26490 volte!

Author: Cristina

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *