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L’annosa questione dei crediti vantati da 30 imprese cosentine, che hanno realizzato da più di dieci anni lavori di costruzione di impianti di irrigazione, di manutenzione delle reti scolanti e di bonifica dei siti per conto del Consorzio di Bonifica della Piana di Sibari e della Media Valle del Crati, è stata al centro dell’incontro, svoltosi presso l’Assessorato Regionale all’Agricoltura e Foreste, tra l’Assessore al ramo Michele Trematerra, il Commissario dello stesso Consorzio Domenico Bilotta ed il Presidente di Ance Cosenza Natale Mazzuca, accompagnato dal Direttore di Confindustria Cosenza Rosario Branda.
«Nonostante la disponibilità, l’impegno e il senso di responsabilità di tutte le parti coinvolte, – ha puntualizzato il Presidente Mazzuca – è ulteriormente peggiorata la condizione di notevole disagio in cui versano queste aziende che, già fortemente esposte nei confronti del sistema bancario, si trovano, come d’altronde tutto il settore, a dover fronteggiare la peggiore crisi economica dal dopoguerra con il drastico calo degli investimenti in lavori pubblici, con la notevole stretta creditizia da parte delle banche e con l’impossibilità dei comuni di utilizzare i soldi che hanno in cassa per la rigidità del patto di stabilità. Una situazione paradossale quella che si è determinata e che vede penalizzate proprio quelle imprese, che con la loro opera hanno permesso ad un intero comprensorio, quello della Piana di Sibari, di potersi sviluppare e di poter competere con successo nei mercati».
Il Commissario Bilotta ha affermato che la struttura tecnica del Consorzio di Bonifica sta completando la difficile, lunga e complessa ricognizione degli importi da riconoscere effettivamente alle imprese. «A giorni – ha assicurato Bilotta – saremo in grado di quantificare, in maniera certa e precisa, il credito complessivo».
«Un dato questo – ha sottolineato l’Assessore Trematerra – indispensabile per individuare le soluzioni più opportune. La nostra volontà è quella di giungere il più rapidamente possibile alla conclusione di una vicenda che si trascina ormai da troppo tempo. Vogliamo non solo riconoscere alle imprese interessate i loro diritti, ma lavorare nella direzione di liquidare il Consorzio di Bonifica senza lasciare alcuna pesante eredità ai nuovi soggetti».
Posizione questa condivisa da tutti i presenti. In particolare dal Presidente Mazzuca che ha rimarcato che «se si vuol raggiungere questo obiettivo è necessario che la Regione, una volta noto il debito complessivo, accenda un nuovo mutuo adeguato alle reali esigenze, dal momento che l’importo di quello precedente, risultato largamente insufficiente».
L’Assessore Trematerra nel recepire la proposta, ha garantito che sarà sua cura portarla con immediatezza al vaglio degli Organi competenti.
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