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Il Tribunale di Cosenza in composizione collegiale – Presidente Giovanni Garofolo, Giudici a latere Dott.ssa Giuseppina Ferrucci e dott.ssa Cladia Pingitore – accogliendo la tesi difensiva sostenuta dall’avvocato Ettore
Zagarese e dall’avvocato Giuseppe Vena che difendevano le tre parti civili costituite nel processo, unitamente al Pubblico Ministero, ha condannato F.L. classe 934, M.N. classe 1947 e M.L. classe 1981 tutti di San Giovanni in Fiore, i primi due alla pena di anni uno e mesi sei di reclusione ed € 4000,00 di
multa e M.L. alla pena di anni tre e mesi sei di reclusione ed € 1000,00 di multa oltre al pagamento delle spese processuali.
I tre imputati erano accusati del reato di usura in concorso tra loro, perché dietro il corrispettivo di un prestito di € 10.000,00 erogato nel maggio 2002 tramite assegni di € 2000,00 cadauno tratti sul conto corrente di una delle parti offese si facevano consegnare o comunque promettere dal figlio, piccolo imprenditore, e dalle altre due parti offese, prossimi congiunti, interessi usurari pari ad € 300,00 alla settimana e, perciò, corrispondenti ad un tasso contrario alla legge calcolato non inferiore al 12%.
All’udienza dibattimentale le parti offese G.S. classe 1966, T. B. classe 1948 e G.A. classe 1976, tutte di S. Giovanni in Fiore, si sono costituite parti civili per ottenere il risarcimento del danno morale e materiale patito ed erano assistite e difese dall’avvocato Ettore Zagarese e dall’avvocato Giuseppe Vena, entrambi del Foro di Rossano, che hanno provveduto ad interrogare le parti offese nonché gli agenti che avevano condotto le indagini ed i periti.
Durante l’esame delle parti offese, emergeva che la M.C. per le modalità di riscossione delle rate usurarie incorreva anche nel reato di estorsione cosicchè il Pubblico Ministero, l’ avvocato Ettore Zagarese e l’avvocato Giuseppe Vena chiedevano al collegio giudicante di contestare anche quest’ulteriore reato.
Al termine dell’istruttoria il collegio invitava le parti processuali alla discussione e l’avvocato Ettore Zagarese e l’avvocato Giuseppe Vena chiedevano di affermare la penale responsabilità degli imputati alle pene di legge nonché a condannare gli stessi a risarcire i danni morali e materiali alle parti offese; tesi accolta dal collegio giudicante che condannò gli imputati penalmente e stabilì una provvisionale di € 5000,00 cadauno per imputato, per una somma complessiva di € 15.000,00 , nonché di liquidare gli ulteriori danni in separato giudizio civile.
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