Cosenza, TDM ad ASP: “Migliorando i servizi risparmiamo 14 milioni all’anno”

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È la sfida che in questi giorni il Tribunale per i Diritti del Malato ha lanciato ai vertici dell’ASP di Cosenza offrendo una proposta che apparentemente sembra essere paradossale ma che, al contrario, in alcune regioni italiane è già stata realizzata da molti anni garantendo tre risultati essenziali, risparmio, potenziamento ed efficienza dei servizi.

La proposta avanzata dal responsabile del Tribunale del Malato dell’Alto Tirreno Cosentino, avv. Domenico Oliva, risulta essere razionale e logisticamente in linea con quanto realizzato non solo da alcune regioni italiane ma anche da molti dei Paesi appartenenti all’Unione Europea; il progetto avanzato si rivolge ad uno dei settori di più diretto impatto con la popolazione e l’opinione pubblica, quello dell’emergenza urgenza 118, e garantirebbe un ingente risparmio, un miglioramento del servizio già in essere, un potenziamento dello stesso e l’attivazione su scala provinciale di servizi che sono allo stato embrionale da molti anni.

“Seguire l’esempio di regioni virtuose, che hanno fatto del sistema di emergenza urgenza 118 uno dei fiori all’occhiello della propria sanità regionale, sarebbe utile ed indispensabile per garantire un grande risparmio economico nella gestione delle PET (postazioni di emergenza territoriale) della nostra provincia; la realizzazione di una simile operazione garantirebbe, altresì, un netto miglioramento della qualità del servizio che, se affidato parzialmente al terzo settore come avviene in alcune regioni italiane e all’estero, offrirebbe un risparmio nella gestione del servizio ed un risparmio nell’investimento iniziale.

Basti pensare che verrebbero meno, da parte dell’ASP di Cosenza, i costi di acquisto delle ambulanze, delle attrezzature, dei materiali di consumo, di parte delle risorse umane e di tutte quelle altre spese che, se affidate al terzo settore, garantirebbero un risparmio annuo di circa 15 milioni di euro. – è quanto afferma l’avv. Oliva – Tale operazione, di facile realizzazione, oltre a garantire un miglioramento qualitativo del servizio e tale ingente risparmio, potrebbe garantire mediante l’utilizzo di tali nuove risorse economiche anche un potenziamento dello stesso sistema di emergenza urgenza sia attraverso una maggiore capillarizzazione delle postazioni sul territorio e sia attuando definitivamente un tentativo che ancora è quasi allo stato embrionale; l’inserimento su scala provinciale di un sistema di auto mediche, infatti, potrebbe garantire interventi più immediati ed efficaci, un minor dispendio di risorse umane ed economiche in fase di soccorso ed un abbattimento del numero dei ricoveri ospedalieri con un ulteriore risparmio sulle spese di ospedalizzazione per l’ASP.

Il dott. Borselli, direttore della centrale operativa 118 di Cosenza, con lungimiranza ha combattuto per attivare un esempio di auto medica nel territorio della città di Cosenza ma tale tentativo, senza una integrale applicazione del sistema su tutto il territorio dell’ASP, finirà per essere un tentativo isolato di un servizio che, al contrario, dovrebbe essere normale avere sul territorio; la realizzazione di un simile progetto, che potrebbe garantire all’ASP un ulteriore potenziamento delle risorse umane ospedaliere, è la sola ed unica soluzione in un momento in cui i tagli alla spesa sanitaria non sono più possibili in quanto non c’è più nulla da tagliare. Potrebbe essere un’ultima ma risolutiva misura, per una volta, contemporaneamente a favore dell’ente ma anche dell’utente cittadino”.

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Author: Maria Cristina Condello

Maria Cristina Condello ha conseguito la laurea Magistrale in "Informazione, Editoria e Giornalismo" presso L'Università degli Studi Roma Tre. Nel 2015 ha conseguito il Master di Secondo Livello in "Sviluppo Applicazioni Web, Mobile e Social Media". Dal 2016 è Direttore Responsabile della testata giornalistica ntacalabria.it

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