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Un drone che vola nell’aula di una scuola davanti alla commissione di insegnanti per la prova di maturità. Già il volo sarebbe una novità e, quindi, un fatto degno di diventare notizia. Se, poi, si aggiunge che il drone è stato progettato e realizzato con la stampante 3D della scuola, è evidente che la notizia ci sta tutta.
Protagonista dell’esame di maturità su e col drone, sostenuto qualche giorno fa, è un giovane polacco di 19 anni, Nowok Mateusz Marek; la scuola è l’Istituto tecnico con indirizzo (anche) di grafica e comunicazione “Da Vinci – Nitti”, di Cosenza, diretto dalla professoressa Graziella Cammalleri.
“La costruzione del drone – dice il professore Bruno Gioffrè, docente di grafica e comunicazione all’istituto cosentino – è stato il frutto di una necessità concreta. Per poter realizzare delle immagini dall’alto, la scuola ne aveva acquistato uno professionale, forse addirittura troppo per studenti inesperti.
E, infatti, è andato quasi distrutto. A quel punto abbiamo pensato che potevamo progettarne e costruirne uno noi con la stampante 3D. E così è cominciato il lavoro del nostro studente, durato sei mesi, che ha preso la mosse all’interno di un’attività laboratoriale intensa che abbiamo avviato già da tre anni, anche con diversi stage in aziende”.
La cosa ancora più interessante, ed economicamente vantaggiosa, è che gli studenti del laboratorio di grafica hanno anche costruito i diversi pezzi sostitutivi dell’apparecchio, così da non essere costretti a comprarli in caso di rottura. Insomma, un lavoro completo. Ma Matteo avrà superato l’esame? Ancora non c’è la votazione ufficiale della commissione esaminatrice per la prova sostenuta dallo studente col suo drone “fatto in casa”, ma, nei corridoi del “Da Vinci – Nitti” si mormora che sia andata benissimo e che otterrà il punteggio massimo.
Nella foto Nowok Mateusz Marek, 19 anni, con la dirigente del “Da Vinci – Nitti” Graziella Cammalleri.
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