Cosenza, scoperto nucleo familiare dedito all’usura

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I Finanzieri della Compagnia di Cosenza, nell’ambito di autonoma attività di polizia economico finanziaria hanno notificato a due “insospettabili” giovani coniugi cosentini – dediti ad attività di usura – l’avviso di conclusione indagini emesso dalla Procura della Repubblica di Cosenza.

Le indagini, iniziate nel mese di novembre 2012 e coordinate dai Pubblici Ministeri della Procura Cosentina, Giuseppe Francesco COZZOLINO e Giuseppe CAVA, hanno permesso di individuare la coppia di insospettabili, che
aveva messo in piedi la lucrosa attività e che – come emerso dalle indagini – partita come esercizio abusivo dell’attività di intermediazione finanziaria si era trasformata ben presto in usura a tutti gli effetti, tanto che gli interessi richiesti superavano il 200% annuo.

Sperimentato e come sempre efficace il metodo in caso non si riuscisse ad onorare il debito: minacce ed intimidazioni a ritmo crescente.

In particolare, a fronte di un prestito complessivo di 1.700 euro, la vittima era stata costretta a corrispondere ai coniugi l’importo mensile di 600 euro come quota interessi fino a quando non avrebbe restituito, in un’unica soluzione, il capitale originario, cosa praticamente impossibile viste le precarie condizioni economiche dell’usurata.

Sino all’intervento dei militari delle Fiamme Gialle gli usurai avevano già ottenuto un importo pari a 3.900 euro a solo titolo di interessi. Le ipotesi delittuose accertate sono state avvalorate anche dall’elaborazione e dall’incrocio dei dati captati con l’ausilio di indagini tecniche, risultate utilissime anche per corroborare tutti gli altri elementi investigativi raccolti che hanno permesso di formulare e sostenere l’ipotesi dell’attività illecita posta in essere
dalla coppia.

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