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«Un momento di riflessione e di confronto della classe dirigente della Cisl di Cosenza, che deve impegnarci oggi più che mai, in un lavoro quotidiano, necessario a governare l’emergenza socio-economica ed occupazionale, per trovare soluzione alle tante vertenze aperte». Con queste parole il segretario Tonino Russo ha aperto il Consiglio generale dell’Ust Cisl di Cosenza, svoltosi alla presenza del segretario confederale Luigi Sbarra e del segretario generale dell’Usr Calabria Paolo Tramonti. Russo ha espresso soddisfazione per l’elezione della segretaria generale della confederazione Annamaria Furlan e la riconferma dello stesso Sbarra, impegnati in un processo di riorganizzazione necessario a rendere la Cisl più forte ed autorevole. Un passaggio Russo lo ha dedicato al neo eletto governatore della Calabria: «Pochi giorni prima del voto, – ha spiegato – la Usr e le tre Ust hanno chiesto ai candidati di impegnarsi sui temi dello sviluppo e della crescita, delle riforme istituzionali, della semplificazione e della trasparenza, della lotta agli sprechi, per il superamento del precariato, per un buona sanità, per costruire insieme alle forze sane di questa regione un nuovo Patto per il Lavoro, la crescita ed il Sociale. Per la Cisl di Cosenza, quelle richieste rappresentano un vero e proprio programma di Governo, rispetto al quale giudicheremo l’azione di Governo regionale, senza fare sconti a nessuno, come sempre». Per la Cisl ha ribadito il segretario generale, vi è la necessità di un Patto per lo sviluppo del Sud, che deve diventare questione centrale dell’agenda del Governo Renzi. Una nuova stagione di utilizzo delle risorse comunitarie; l’emergenza occupazione: dalla vastità della platea dei “prorogati” e della riforma degli ammortizzatori in deroga, sul versante del precariato, degli lsu-lpu. Non ultimo un nuovo modo di gestire la Sanità, la forestazione ed il dissesto idrogeologico. Russo, in conclusione, ha aperto al grande processo di riorganizzazione della Cisl, nato con l’obiettivo di rafforzare la prima linea ed i territori, come luogo nevralgico dell’azione sindacale. Il consiglio generale si è concluso con l’appassionato intervento del segretario confederale nazionale Gigi Sbarra, che ha ricordato il difficile momento che il Paese vive, specie al Sud, in cui esplode la povertà. «Il sistema politico – ha affermato Sbarra – non riesce ad elaborare un indirizzo per farci uscire dalla crisi. Occorre un nuovo patto sociale, ma il presidente del Consiglio vive di autosufficienza e autoreferenzialità: vuole rottamare la concertazione; l’attacco alle organizzazioni sindacali con i vari tagli proposti è un grave errore. Non è tutto negativo, però. Nella legge di Stabilità ci sono segnali positivi: la conquista delle 80 euro in maniera strutturale e i 5 miliardi di euro per le imprese sul taglio dell’Irap sono un esempio. Se riparte l’impresa, riparte il lavoro. Battaglie – ha concluso il segretario nazionale – che la Cisl ha portato avanti in questi mesi: il sindacato che fa vero riformismo».
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