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“Il Natale quando arriva, arriva…” e viene per tutti, non fa distinzioni geografiche ne sociali, di ceto, censo o livello ne di casta… Deo Gratias!
E allora auguri di buon Natale:
– ai disoccupati e precari di questa terra in continua attesa di progresso, sviluppo e di opportunità per tutti e specialmente dei “senz’amici”;
– ai giovani disillusi, sbandati, senza meta alla ricerca di un futuro che gli adulti non riescono a preservare;
– agli anziani, incurvati da manovre, sacrifici, lavoro nero e sottopagato nel cui sguardo si legge la speranza del mai realizzato che oggi desiderano per le generazioni che verranno, titolari di misere pensioni, elemosina di uno Stato spesso ingordo e mai sazio;
– agli emigranti pendolari, per la loro vita consumata nei viaggi, spesa sui chilometri tra lavoro e sentimenti;
– agli spiantati da terra e affetti, non alla ricerca dell’oro ma della sussistenza;
– agli ammalati, vittime di un sistema sanitario distante e freddo, resi pretesto per un immane sperpero di risorse nelle mani di manager e operatori interessati alle finanze più che alla salute;
– ai tanti immigrati, stazionanti agli estremi margini della povertà, in baracche abbandonate e fredde, presenze che denunciano l’edonismo di una società che stenta a ritrovare se stessa e l’uomo.
È Natale anche per portaborse, faccendieri, raccomandati e parassiti del potere costituito, per la classe politica meridionale, per quei politici – non tutti ma comunque tanti – che molto hanno prodotto per se stessi e poco, miseramente poco per gli altri; che molto hanno guardato ai ricchi, ai benestanti, ai potenti e poco vergognosamente poco agli operai, ai disoccupati, agli umili e sprovveduti; auguri si, ma condizionati, che liberino l’intero Sud dal loro scarso impegno ed inesistente rappresentanza.
Buon Natale e Felice Anno 2012 al Sud nascosto e silente ma operoso, onesto e lavoratore, efficiente e rigoroso, al sud che anela giustizia e trasparenza;
abbiamo tutto, capacità, intelligenza, cuore e forza affinché il negativo che pur ci appartiene per il passato, diventi solo un sofferto ricordo e che il meglio, il vivere degnamente da giovani, anziani, uomini e donne nella solare terra diventi possibilità concreta e vanto da manifestare con orgoglio.
Il futuro è nostro, bisogna volerlo e lottare, uscire dall’apatia ed indifferenza, scrollarci di dosso ogni forma di attendismo.
Auguri Sud.
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