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Si è svolta ieri pomeriggio nella Biblioteca M. Arnoni del Tribunale di Cosenza la presentazione del libro “L’utopia dell’Ummita”, trascritto dal Generale dell’Arma dei Carabinieri Antonio Pappalardo ed edito da Morrone Editore di Siracusa.
All’evento, promosso dall’UAC (Unione Avvocati Cosenza), sono intervenuti l’Avv. Filomena Falsetta (Presidente UAC), il Prof. Corrado Di Pietro (redattore del libro), l’editore Carlo Morrone e l’autore del libro Antonio Pappalardo, protagonista indiscusso dell’evento.
L’Avv. Falsetta ha iniziato la conferenza qualificando il Gen. Pappalardo un uomo dalle doti non soltanto militari, politiche ed artistiche, ma straordinariamente umane, quelle doti che hanno ispirato la sua prestigiosa attività militare, consentendogli di adottare comportamenti sensibili e solidali nei riguardi dei suoi allievi, ai quali ha impartito non soltanto la disciplina militare, ma insegnamenti che vanno ben oltre il rigore militare, in quanto saldamente improntati al rispetto e all’amore per il prossimo.
L’Utopia dell’Ummita – puntualizza l’Avv. Falsetta – è una storia inverosimile ma profondamente vera, in quanto dietro di essa si cela una triste realtà, che è il triste contesto sociale in cui oggi siamo costretti a vivere, un contesto in cui prevale una concezione della società meramente formale e strumentale. Oggi, purtroppo, non viviamo in uno Stato di diritto, ma siamo costantemente impegnati a combattere contro ostacoli che sembrano insormontabili, per avere delegato il potere e la cosa pubblica ad uomini incapaci di governare il mondo, attuatori di ingiustizie e soffocatori della libertà.
Non a caso – continua l’Avv. Falsetta – abbiamo voluto promuovere questa importante iniziativa di promozione culturale all’interno del Palazzo di Giustizia, in un momento in cui la crisi della giustizia è divenuta particolarmente acuta a causa di una riforma che mira esclusivamente a sottrarre al controllo giudiziario i poteri forti e gli imputati per eccellenza e a delegittimare la giurisdizione e la magistratura, provocando una progressiva paralisi della macchina giudiziaria.
Ebbene – prosegue l’Avv. Falsetta – l’Utopia dell’Ummita si propone di riannodare il filo di un dialogo tra operatori del diritto, giuristi, politici, per contribuire alla definizione di un progetto di rinnovamento della giustizia italiana di grande respiro.
Pertanto – conclude l’Avv. Falsetta – la vera chiave d’interpretazione del libro è da ricercarsi in un’esortazione a compiere ogni sforzo possibile per far emergere una società aperta, che ponga al centro l’uomo, inteso nella sua dignità e inviolabilità, e, pertanto, in un ammonimento a scuotere i nostri animi, a risvegliare le nostre coscienze, per impedire che le attuali forze politiche ci trasformino lentamente e inconsciamente in schiavi della nostra stessa Repubblica.
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