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Di fronte alla ferrea volontà di intraprendere un’azione di bonifica in quei territori colpiti dallo scioglimento per infiltrazione mafiosa, l’eccezione di gestione commissariale deve cadere.
E’ quanto dichiarano in una nota congiunta i Responsabili del Centro Studi Lazzati di Cosenza, gli Avvocati Filomena Falsetta e Piergiorgio Lo Duca in merito all’emanazione da parte del Consiglio dei Ministri del decreto di proroga della gestione commissariale del Comune di Platì per infiltrazione mafiosa, proprio nel momento in cui l’emerito Giudice della Corte di Cassazione Romano De Grazia offriva alla comunità di Platì la propria candidatura a Sindaco, e grazie al quale i cittadini, fortemente provati per l’inattesa decisione, avevano ripreso a dialogare tra di loro, recuperando la coscienza civica per un momento smarrita, e ritornare ad essere pronti e consapevoli nell’eleggere i nuovi amministratori.
Con ciò vogliamo semplicemente significare – continuano – che un commissariamento non può essere trapiantato al posto di chi vuole rendersi protagonista attivo di una forte riscossa democratica.
Non è tollerabile prolungare a più riprese la sospensione dell’attività ordinaria, mentre è nostro preminente dovere compiere ogni sforzo per riportarla entro la legalità.
La comunità di Platì – concludono i rappresentanti cosentini del Centro Studi – come qualsiasi altra comunità che ha la possibilità di guardare a candidature incorrotte ed incorruttibili, ha diritto al ripristino della sua vita democratica anche a livello comunale, e quel vuoto che lo scioglimento ha creato, proprio grazie al progetto Liste Pulite Lazzati che ha contagiato le imminenti amministrative, potrebbe colmarsi definitivamente.
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