Cosenza, MpA: “La politica sanitaria che genera morte”

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La vita strappata ad una paziente del presidio ospedaliero di Praia a Mare è un fatto grave ed increscioso che getta nel panico i cittadini dell’alto tirreno cosentino.

Esprimiamo solidarietà e vicinanza a congiunti e familiari la cui speranza è naufragata proprio nel luogo deputato al mantenimento dell’esistenza e condanniamo fermamente una politica sanitaria sorda e cieca che genera morte.

Ci auguriamo che le autorità competenti facciano chiarezza ed individuino responsabilità, negligenze ed indifferenze non ammissibili nel servizio pubblico dedito all’assistenza ed  incolumità della persona..

C‘era da aspettarselo, è stato più volte detto e ribadito, già lo scorso anno un altro cittadino non è riuscito ad arrivare vivo a Paola ne a Cetraro ed una madre non ha avuto il tempo di dar alla luce la propria creatura; cos’altro dovrà accadere affinché la colpevole superficialità di chi dispone dell’altrui esistenza  abbandoni presunzione ed arroganza e si apra alla responsabilità?

Il Governatore Scopelliti  ha più volte annunciato di volere  ospedali che garantiscano la vita e che non diano la morte, ma in questa occasione  le cause, stando a quanto riportato dai mass media, sono da ricercare in strategie e disposizioni  attuative di scelte politiche avventate che non tengono in debita considerazione le necessità di un intero territorio.

In attesa che  le strutture sanitarie siano solo vita e sempreché ci sia il tempo per arrivarci, chiediamo ancora una volta al Commissario per la Sanità e Presidente di tutti i calabresi un inversione di rotta che spezzi la terrificante catena mortale.

Le forze politiche del territorio che sostengono il governo regionale, hanno la responsabilità morale di quanto accade,  dicano con chiarezza come far fronte all’attuale emergenza sanitaria del tirreno cosentino,  in modo da assicurare ad ogni cittadino la dovuta tutela ed assistenza, scongiurando altri casi nefasti, lutti e pianti.

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Author: Cristina

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