Cosenza, MpA: “Ferie vietate alla politica, subito un tavolo Terzo Polo”

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La politica,  quella calabrese, non può e non deve andare in ferie.

Se guardiamo alle tante emergenze di questo periodo e non solo, che la stessa classe dirigente ha causato, le vacanze sono un ulteriore atto di ingiustizia e sopruso nei confronti dei calabresi tutti.

Tutto ciò vale in special modo per coloro i quali hanno responsabilità di governo anche perché profumatamente e lautamente ricompensati.

Occorre invece sin da subito manifestare impegno e responsabilità, recuperando il tempo perso, non per presenziare ad eventi e passerelle che il periodo festaiolo offre ma per limitare i danni della superficialità e del pressappochismo imperante.

Siamo ad agosto, le ottimistiche previsioni non pare si stiano realizzando; l’economia provinciale è regionale è in ginocchio e si preannuncia un settembre assai nebuloso che ancora una volta significherà abbandono di tanti, soprattutto giovani, in cerca di lavoro.

Le questioni spinose e mai risolte sono tante, smaltimento rifiuti e discariche ormai sature, depuratori mal funzionanti, chiusura ospedali e pagamento ticket, infrastrutture inesistenti, collegamenti viari e ferroviari limitati, stazioni ferroviarie desolate come nel far west, tutela dei territori montani,  salvaguardia costiera ed ambientale, disoccupazione giovanile galoppante, precariato in aumento, e solo per concludere un elenco altrimenti interminabile il paradosso di comuni che non riescono a garantire i servizi essenziali alla collettività ma che nel contempo bruciano migliaia di euro in serate canore e danzanti.

In ultimo l’ennesimo raggiro dei fondi Fas, si dice di erogarli al Sud ma solo per continuare a far ingrassare il Nord.

Sono queste le dolenti note che accompagnano le calde serate agostane di giovani e padri di famiglia calabresi e che non consentono al politico di turno di starsene sotto l’ombrellone con i piedi nell’acqua; se ciò dovesse accadere è quanto meno opportuno attrezzarsi con pomodori possibilmente acidi.

Per tutto ciò,  l’ MpA avvierà nei prossimi giorni l’iniziativa a livello provinciale,  di contattare le forze politiche che intendono seriamente lavorare per la costruzione del terzo polo, quali  Api, Fli e Udc.

Non per sguazzare nel limbo delle infinite dichiarazioni e parole, ma un tavolo operativo per scelte concrete ed immediate che la situazione impone, per incidere sul territorio e sulla vita di ogni cittadino, per determinare una sterzata, un sussulto d’orgoglio perché l’assistenzialismo non ci appartiene.

È necessaria una forte e dirompente azione atta a verificare fino a che punto i proclami sono veritieri, e se davvero si vuole anteporre l’interesse collettivo alle poltrone ed alle rendite che hanno l’esclusivo fine della gestione del potere fine a se stesso.

Dovrà essere l’ora della verità, i calabresi devono sapere, verificare e finalmente poter scegliere se abbandonarsi sempre più al fatalismo ed indifferenza o accendere il futuro credendo nel nuovo che produca per tutti.

Staremo a vedere,  e se son rose,  fioriranno.

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Author: Cristina

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