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Siamo stati tra i primi a sollecitare le forze politiche Api, Fli e Udc ad una riflessione circa la possibilità di realizzare a Cosenza, l’intesa raggiunta a livello nazionale.
Ad oggi constatiamo, con rammarico, che ancora una volta a farla da padrone sono le logiche spartitorie anziché il senso vero di una politica che guardi alle reali esigenze del territorio.
Gli interessi di bottega continuano ad anteporsi ad una voglia di “nuovo” che pur esiste ma che viene soffocata dalla solita bramosia personalistica.
Avevamo proposto di “costruire, dando concretezza al significato che tale parola esprime: realizzare ciò che oggi non esiste, una politica che guardi alle esigenze ed ai problemi mai risolti della nostra gente”, dichiarando di “essere disponibili, sin da subito, senza pretese né pregiudizi, con il solo intento di determinare la rinascita del Sud ed il benessere dei cittadini tutti, nel pieno rispetto delle regole e di ogni principio di legalità, trasparenza e responsabilità”.
Abbiamo compiuto atti politici, lasciati volontariamente cadere nel limbo del classico “ni” specie da parte dell’Udc, le cui reazioni solo la sostanza degli atteggiamenti si è fatta carico di far conoscere.
Ne da testimonianza l’avvenuta presentazione alla carico di Sindaco dell’Architetto Mario Occhiuto, fatta “esclusivamente” propria da Udc e Pdl, “cosa loro…” pare.
Confermiamo all’esimio professionista Occhiuto la stessa stima e considerazione già in precedenza espressa; riteniamo però che il quadro politico cittadino sia sostanzialmente mutato.
Continueremo a valutare programmi e uomini per una politica dell’ascolto ed alla luce del sole, “rifuggendo dalle solite marachelle che rispondono alle vecchie logiche di un organizzazione partitica sclerotizzata”che non ha voluto confrontarsi con il nuovo.
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