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Un’iniziativa fortemente rappresentativa quella del Psd, svoltasi nel giorno del 1° maggio all’interno del Dopolavoro ferroviario di Cosenza.
Un modo per essere vicini ai lavoratori delle Ferrovie della Calabria e al dramma sociale che stanno vivendo, derivante non soltanto dalla disdetta degli accordi di 2° livello ma acuito anche dai considerevoli ritardi nella corresponsione degli stipendi e dal mancato riconoscimento delle competenze.
Ad introdurre i vari interventi il Segretario regionale del Psd Filomena Falsetta, la quale non ha mancato di evidenziare come questi ritardi, difatti, hanno comportato nella vita dei lavoratori un notevole dissesto economico, intaccando anche i bilanci familiari, erodendo sempre più la capacità di poter provvedere alle necessità primarie e agli impegni finanziari assunti.
Una situazione complessiva – secondo Falsetta – che mina fortemente anche lo stato psichico e morale dei dipendenti, che per la caratteristica del lavoro che svolgono richiede la necessaria serenità.
Mi duole constatare ancora una volta – ha dichiarato Falsetta – l’inattività dei Sindacati, o meglio, la loro attività inutile, in quanto limitata, come di consueto, a proclamare infruttuosi stati di agitazione e improduttivi scioperi, astenendosi, invece, ben volentieri dal presentare una denuncia alle autorità competenti, al fine di evidenziare penalmente i notevoli profili di illegittimità che sono alla base della crisi dell’azienda.
Iniziativa quest’ultima – conclude Filomena Falsetta- della quale si farà carico il Psd, che nei prossimi giorni, sulla base di numerosi solleciti espressi in tale direzione da alcuni lavoratori delle Ferrovie, si renderà promotore della presentazione di un esposto presso la Procura della Repubblica di Catanzaro, in merito al quale il Psd ha già avviato una petizione tra i lavoratori delle Ferrovie della Calabria.
E’ stata poi la volta dell’On. Mimmo Talarico, consigliere regionale di Idv e referente regionale del Psd, il quale, pur dimostrandosi concorde con la decisione di adire le autorità competenti, ha precisato che ci troviamo dinanzi ad una questione prettamente politica, che necessita di un’azione di coordinamento e di integrazione tra le varie istituzioni.
In questo 1° maggio – ha dichiarato Talarico – stiamo vivendo un dramma , dal quale emerge il contrasto tra la ricchezza della politica e il grave disagio economico che affligge i lavoratori delle Ferrovie della Calabria.
Per questo – secondo Talarico – ora più che mai, è indispensabile promuovere azioni di lotta fortemente simboliche e incisive, rivolte a ricreare quelle condizioni in grado di consentire ai dipendenti in questione di recuperare la propria dignità personale e lavorativa.
Nei prossimi giorni, intanto, – ha concluso il Consigliere regionale di Idv – è prevista l’audizione in Commissione Bilancio del Presidente del CdA delle Ferrovie Clara Ricozzi.
A seguire l’intervento del Responsabile Regionale del Dipartimento Trasporti Psd Gianluca Perri, il quale ha rimarcato l’importanza di difendere i lavoratori attraverso il monitoraggio costante ed attento delle linee guida aziendali, intervenendo nei modi e nei limiti previsti dalla legge.
E’ giunto il momento di restituire – ha concluso Perri – alla parola produttività il giusto significato, attraverso il richiamo alla valorizzazione delle risorse umane e finanziarie.
Poi, la parola al Responsabile regionale del Dipartimento Economia Psd Matteo Olivieri, il quale ha dichiarato che è proprio dal lavorare sui punti di debolezza (piuttosto che disfarsene, come invece hanno fatto finora le Ferrovie della Calabria) che questa azienda potrà sperare di superare quegli ostacoli che si frappongono alla crescita della produttività aziendale
Io credo – ha concluso Olivieri – che noi tutti abbiamo una responsabilità nei confronti delle Ferrovie della Calabria, sia perché queste sono parte dell’identità calabrese, sia perché il sacrificio di tanti ferrovieri e lavoratori nelle ferrovie, anche in termini di vite umane, per consentire a noi oggi di disporre di un patrimonio ferroviario, non sia stato inutile.
La Coordinatrice regionale dei Giovani Psd Stefania Sansone ha invece posto l’accento sulla costituzionalità del diritto alla retribuzione
Ma è evidente – ha dichiarato Sansone – che tutto ciò non è ben fermo nella mente di coloro che pensano che evitando di corrispondere gli stipendi a coloro che fanno il proprio dovere recandosi puntualmente a lavoro la situazione possa risollevarsi.
Per tali motivi – ha concluso Stefania Sansone – i Giovani del PSD tengono a manifestare ancora una volta il loro sostegno ai lavoratori delle ferrovie e condividono appieno la decisione di inoltrare un esposto alla Procura della Repubblica per far sì che non vengano più lesi i diritti dei lavoratori di ferrovie della Calabria e venga salvaguardato il loro reddito da manovre correttive che rispondono solo alle brutali regole del mercato, che come sappiamo tutti sono solo finalizzate al raggiungimento del massimo profitto e a tutelare gli interessi della sola azienda.
Infine, la parola al Presidente del Circolo Idv di San Giacomo D’Acri e Referente provinciale del Psd Giacomo Fuscaldo, il quale ha lanciato la proposta di costituire un Comitato di lotta che coinvolga tutte le aziende in crisi delle varie città nella difesa del posto di lavoro.
Secondo Fuscaldo, è diventata un’esigenza irrinunciabile quella di sviluppare un coordinamento provinciale e nazionale delle aziende in crisi, al fine di unificare la lotta.
Le Ferrovie della Calabria – ha dichiarato Fuscaldo – devono divenire il punto centrale di una mobilitazione generale che coinvolga in primo luogo gli studenti che sono figli di lavoratori e futuri lavoratori. Occorre, pertanto, mobilitare l’intera classe operaia, al fine di rafforzare la lotta dei lavoratori e giungere, così, ad una soluzione condivisa.
Quindi – conclude Fuscaldo – dobbiamo essere fianco a fianco per non disperdere questo patrimonio, indirizzando le nostre forze in una lotta più generale in grado di sconfiggere le barbarie che questo sistema produce.
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