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Da sabato 9 a domenica 17 aprile 2011, in occasione della XIII Settimana della Cultura indetta dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, la suggestiva cornice di Palazzo Sanseverino, sede del MACA (Museo Arte Contemporanea Acri), si arricchirà di un’installazione di sei sculture in vetro, realizzate dall’artista Silvio Vigliaturo, rappresentanti le Amazzoni con lance d’acciaio e variopinti scudi, anch’essi in vetro.
Le maestose sculture fungono da vettori di messaggi appassionati e contemporanei che l’artista indirizza allo spettatore. L’Amazzone, che da sempre trova posto nella poetica di Vigliaturo, viene così arricchita di significati che la tramutano in una categoria umana del presente: uno dei più grandi risultati della modernità, il simbolo della sua mescolanza più riuscita.
L’Amazzone è la donna che, in seguito a una lotta costante, è stata capace di cancellare quelle differenze che la separavano dall’uomo e che le erano state imposte da secoli di società maschiliste. Tuttavia non bisogna erroneamente pensare, come ci hanno insegnato la storia e l’epica, che l’Amazzone sia tale soltanto in guerra. L’intenzione di Vigliaturo attraverso quest’installazione è proprio quella di mostrare come la tempra della donna-guerriero non svanisca nelle parentesi di riposo, quando le armi vengono poggiate al terreno.
La Sala Estemporanea ospiterà, inoltre, un dipinto intitolato È ancora possibile: un omaggio dell’artista ad Acri, la sua città natale e sede del MACA. L’opera ritrae il borgo antico di Padìa contornato da due spessi tratti di pennello, uno bianco e uno rosso, che s’incontrano alla sommità e che simboleggiano i due principali partiti politici che si sono alternati alla guida della città negli ultimi decenni.
Il borgo, innevato, trova un suggestivo e surreale contrasto nel vasto campo di papaveri che si distende alle sue pendici, a simboleggiare il desiderio e la convinzione dell’artista che la città di Acri, e in particolare le sue nuove generazioni, abbiano il coraggio di sognare un futuro diverso che spesso può apparire impossibile. Accanto a un sole rosso, il cielo blu cobalto è solcato da segni neri che tratteggiano dei visi – sono i volti delle persone che sono riuscite a non rimanere intrappolate nel giogo politico e hanno spiccato il volo. In seguito all’esposizione, il dipinto verrà donato dall’artista la museo.
Infine, domenica 17 aprile, dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 20, sarà possibile visitare le sale del MACA sotto la guida dell’artista Silvio Vigliaturo, di cui il museo custodisce oltre duecento opere.
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