Cosenza, i Red Basica sonorizzano dal vivo il film “Il ventaglio di Lady Windermere”

Red-Basica

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I “Red Basica” musicano dal vivo il film “Il ventaglio di Lady Windermere” (USA, 1925) di Ernst Lubitsch presso il Cinema “Aroldo Tieri” (ex-Cinema Italia) domani 30 dicembre 2012 ore 21.

SCHEDA FILM

Regia: Ernst Lubitsch – Soggetto: tratto da una commedia di Oscar Wilde – Sceneggiatura: Julien Josephson –  Durata: 80 minuti – Genere: commedia – Interpreti: Irene Rich, May McAvory, Ronald Colman, Bert Lyttel

Trama: Lady Windermere sospetta che il marito abbia una relazione con un’avventuriera da poco arrivata a Londra, così non respinge la corte insistente di un giovane aristocratico, poi però viene a sapere che  l’avventuriera è sua madre, e il marito ne era a conoscenza.  Tratto dall’omonima commedia di Oscar Wilde, Lubitsch trae il miglior film del proprio periodo americano prima del sonoro.

I RED BASICA

Mirko Onofrio: voce e flauto  – Massimo Garritano: chitarre – Massimo Palermo: batteria – Gianfranco De Franco: sax e clarinetti – Giuseppe Sergi: basso –  Giuseppe Oliveto: trombone

Red Basica è un progetto di Mirko Onofrio. II Red Basica variano tra i generi, dilagano tra i linguaggi e riescono, con una musica che si apre verso culture e orizzonti internazionali, ad emozionare chiunque lo ascolti. Il gruppo si presenta spesso nella veste di Red Basica Chamber Unit, altre volte sottoforma di Red Basica Jazz Unit, altre ancora come Red Basica Solo Unit.

I Red Basica incidono nel 2009 l’album “Les premiers plaisirs” prodotto dalla calabrese MK Records e distribuito in Francia dal circuito FNAC e in Italia nei migliori negozi di dischi dalla Venus Distribuzioni. È un album onirico ed eclettico, un patchwork di ritmi e generi. Successione di giochi di stile necessaria per poter cogliere la vitalità insita nella natura delle sette note. Libertà d’espressione e manifesto futurista: lasciateci divertire ed esprimere in musica tutto ciò che non ci è permesso dire a parole. Per questo motivo è impossibile ricondurre “Les premiers plaisirs” ad un unico genere: dal free‐jazz di “Gay pride”, brano d’apertura del disco, all’intensa ballata “Free not to believe” (primo singolo estratto), dall’ironia del progressive di “A sentimental crap” al folk baldanzoso di “Like Geppetto” in the whale/Ebony contraceptive, fino alle influenze balcaniche dell’intro di “Les premiers plaisirs de Mimosa”, brano dal sapore d’avanguardia che si abbandona al gusto retrospettivo dei suoni rarefatti, involuti e dalle svolte sonore inattese. Un manifesto dell’amalgama di anime presenti nell’album è “Seed”: autentico crocevia, posto a metà della track‐list, fra le strade di genere percorribili. E’ a questo punto che gli strumenti musicali si fanno mezzi di trasporto per i differenti sensi: la parola, dove può, a narrare gli intenti.

I fiati, per descrivere gli affanni di un amore nevrotico. La ritmicità militare del basso a indicare i margini della strada da percorrere. La batteria, motore a singhiozzo per passioni irregolari. Di qui in poi la strada è aperta, e va, spedita, verso il raggiunto equilibrio mobile di brani come “To friendship” e “Who are your fancy friends”, armonia di voci e tenere sonorità. Ma è solo un momento, la quiete prima della tempesta dell’etno‐jazz di “Butterflyin’” e del prepotente freenoise di “Underblood cavein/Don’t think about”, asfalto umido e insidioso di un vicolo cieco, e di “Hi mole”, visionario brano di chiusura. I primi piaceri (appunto Les premiers plaisirs) sono quelli del gusto: il gusto di sperimentare il mondo e raccontarlo attraverso i propri linguaggi. Per questo l’esordio in studio dei Red Basica è fin dal primo afflato di tromba un’esplosione di forme e colori musicali. Red basica la linea cromatica di riferimento. Il resto è pura libertà espressiva: scoperta quasi per caso nelle aule di conservatorio e sviluppata a margine delle lezioni universitarie, poi composta e suonata per anni a cavallo tra Italia e Francia, per darle finalmente corpo e sostanza. Infine portata a casa e resa germoglio al sole del Mezzogiorno.

L’Associazione Culturale “Fata Morgana”

L’Associazione nasce nel 2011 ad opera di un gruppo di esperti di cinema e organizzazione di eventi, docenti, dottorandi, nonché studenti, che ruotano intorno al Dams dell’Università della Calabria, e non solo, per dare forma giuridica ad un’esperienza di circa 10 anni, all’interno dei quali tale gruppo di lavoro ha ideato e organizzato una lunga serie di iniziative culturali all’interno dell’Unical, nel suo hinterland e in diverse realtà anche fuori regione. L’Associazione nasce con l’intento di promuovere lo sviluppo e la diffusione della cultura cinematografica e sostenere la ricerca nel campo degli studi sull’immagine audiovisiva.

L’Associazione svolge: attività culturali, organizzando, promuovendo e partecipando a convegni, conferenze, dibattiti, seminari, rassegne cinematografiche con proiezione di film, spettacoli teatrali, concerti musicali; attività di ricerca, promuovendo ricerche e pubblicazioni nell’ambito della teoria e della storia del cinema e delle arti; attività  di formazione, istituendo corsi di aggiornamento teorico/pratico per educatori e insegnanti, per gruppi di studio e di ricerca e corsi in ambito cinematografico e teatrale per giovani e adulti; attività editoriale finalizzata alla pubblicazione e diffusione su supporti cartacei e digitali degli esiti dei laboratori e dei seminari tenuti dai docenti dell’associazione e dai registi ospiti; pubblicazione di atti di convegni e di seminari promossi dall’Associazione; attività di produzione finalizzata alla realizzazione di prodotti audio-video frutto di attività di laboratorio.

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Author: Cristina

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