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Ieri mattina a Cosenza Calabria Radicale ha partecipato alla prima giornata nazionale sui contributi silenti. Sono state raccolte firme e distribuiti volantini davanti all’ingresso della sede provinciale dell’Inps a Piazza Loreto.
Questa iniziativa punta a far conoscere ciò che i Radicali definiscono una vera e propria truffa a danno dei lavoratori più deboli e Saverio De Morelli, Segretario di Calabria Radicale, sul tema dichiara che “Gran parte dei contributi previdenziali dovuti alla Gestione separata dell’Inps dai parasubordinati, dai precari o da coloro che esercitano professioni non regolate da ordini professionali, vengono versati a fondo perduto: se non si raggiunge il minimo richiesto dalla legge per maturare la pensione (il che accade sempre più spesso, dati i lunghi periodi di disoccupazione o lavoro nero), quei contributi vengono usati per pagare le pensioni di altri, ma non danno diritto ad averne una propria”. “E anche quando si matura il minimo di contribuzione richiesto, la pensione ottenuta non supera le poche centinaia di euro dell’assegno sociale; quindi alcuni milioni di lavoratori rischiano concretamente di vedersi i contributi versati a vuoto”.
In Parlamento giace una proposta di Legge a prima firma Maurizio Turco, Deputato Radicale nel gruppo del Pd, di cui è chiesta la calendarizzazione per l’approvazione entro il 2011. La proposta di Legge punta semplicemente a ripristinare un minimo di equità in un sistema ingiusto e cioè la possibilità, a richiesta, del rimborso di quei contributi versati che non rispondendo a tutti i requisiti non arriveranno a dare il diritto alla pensione di anzianità lavorativa.
Fra i passanti e gli utenti dell’Inps, l’iniziativa ha suscitato molto interesse; Calabria Radicale già da qualche tempo si sta battendo per far conoscere quest’aspetto della previdenza poco noto all’opinione pubblica e da un mese, sempre nella città di Cosenza, a più riprese ha distribuito volantini informativi e raccolto firme, auspicando anche una più ampia riforma dell’intero sistema previdenziale italiano destinato nel prossimo futuro a critiche feroci, quando comincerà a infoltirsi enormemente la schiera dei pensionati al minimo, destinati a drammatica e certa povertà.
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