Cosenza, Gianni Romeo: “E’ vergognoso il silenzio delle Istituzioni”

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“Dopo la nostra denuncia drammatica che le case famiglie e i centri di accoglienza per minori della provincia di Cosenza sono, ormai, alla fame a causa dei tre anni di ritardi da parte del Comune di Cosenza e della Regione nell’erogazione delle rette spettanti per legge a questi istituti per ogni bambino ospitato che rimangono, comunque le più basse d’Italia (solo 31 euro pro-capite!), non abbiamo registrato nessuna reazione, nessuna dichiarazione da parte delle istituzioni e da parte di chi le rappresenta. E’ una vergogna!”.

L’amara constatazione viene dal presidente del Coordinamento provinciale delle case famiglia e servizi per minori (Co.Pro.S.Mi) Gianni Romeo che per oggi martedi 23 ottobre alle ore 10.30 ha promosso, insieme agli altri rappresentanti e agli operatori delle strutture di accoglienza per minori della provincia di Cosenza, un sit-in di protesta in Piazza dei Bruzi a Cosenza.

“Finora –prosegue Romeo- abbiamo avuto la solidarietà dei Consigliere Regionale del Pd, Carlo Guccione, che ha subito preso a cuore la nostra battaglia ed ha preparato un’interrogazione urgente da sottoporre al presidente della Regione Giuseppe Scopelliti e dai Consiglieri regionali Bruno Censore, Antonino De Gaetano e Ferdinando Aiello che, insieme allo stesso Guccione, hanno stilato un Ordine del Giorno che sarà presentato nel corso della seduta del Consiglio regionale fissata per mercoledì prossimo 24 ottobre. Per il resto, solo silenzio. Un silenzio tombale.

Tutto ciò conferma l’indifferenza totale e la scarsa attenzione che i nostri politici hanno verso le problematiche di natura economica e gestionale in cui versano le strutture che accolgono i minori disagiati e bisognosi di aiuto e soprattutto privi di una famiglia idonea. Evidentemente contiamo poco sul piano elettorale!”.

“Probabilmente –prosegue Gianni Romeo- con i loro silenzi e con la loro indifferenza pensano di scoraggiarci e di metterci a tacere una volta per tutte. Non hanno capito nulla! Noi continueremo a lottare con tutte le nostre forze per affermare il diritto all’esistenza di questi bambini, nati sfortunati ma capaci, se sostenuti, di riprendere in mano il proprio destino, e nessuno ci potrà fermare. Non ci fermeremo davanti al silenzio di chi non vuole ascoltare una richiesta, non di aiuto, ma di collaborazione al fine di ridefinire, seguendo criteri di qualità, il servizio offerto da tali strutture che non può essere più “quantificato” dalla Regione Calabria in una retta omini-comprensiva di 31 euro che è la più bassa in Italia, mentre in Puglia, in Sicilia e in Campania, senza scomodare le “solite” regioni “virtuose” come Lombardia ed Emilia, non esiste una retta inferiore agli 80 euro al giorno”.

“Quella in piazza dei Bruzi –conclude il presidente del Co.Pro.S.Mi- sarà solo la prima di una serie di iniziative eclatanti che assumeremo nelle prossime settimane. Ai nostri concittadini chiediamo attenzione, vicinanza e solidarietà alla nostra battaglia. In gioco non c’è solo la sopravvivenza delle nostre strutture o la corresponsione delle rette arretrate, ma una concezione della vita e della politica per cui ogni bambino, sia esso ricco o povero, ha il diritto di amare ed essere amato, di vivere la propria infanzia sognando e progettando il proprio futuro e di poter contare sull’amore e sull’accoglienza di persone che hanno fatto di questo lavoro il motivo della loro vita”.

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Author: Cristina

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