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A seguito della petizione da me promossa e sottoscritta da 94 famiglie, nella quale richiedevo all’amministrazione comunale di San Lucido l’adozione di provvedimenti diretti ad ovviare al rilevante ed annoso stato di incuria che affligge i residenti di contrada Miccisi, qualcosa si è mosso.
Si è provveduto, difatti, alla collocazione di postazioni di cassonetti e alla realizzazione di un impianto di pubblica illuminazione.
Tuttavia, mi preme rimarcare, unitamente ai miei ringraziamenti al Sindaco Staffa per l’avvio del tanto atteso e sospirato risanamento, che, ancora, c’è tanto da fare.
La problematica più spinosa riguarda la strada, completamente priva di manto bituminoso, che costringe i dimoranti a vivere nella polvere che da essa inevitabilmente si eleva.
Al riguardo, ritengo opportuno ribadire all’amministrazione comunale di San Lucido, la necessità di avviare, un’opera di coordinamento tra i vari enti, attuando una vasta concertazione sul piano locale finalizzata a restaurare e a far risorgere dal degrado la località in questione.
E’ evidente, infatti, come la conservazione e la tutela del decoro urbano debbano essere affidate, oltre che ad una sensibilità civile genericamente diffusa, ad un’azione politica incisiva e strategica, tesa alla valorizzazione delle aree degradate attraverso specifiche azioni di recupero che provengono dai diversi soggetti operanti sul territorio.
E’ giusto, insomma, che anche i residenti di contrada Miccisi possano sentirsi finalmente parte di un processo democratico, in grado di soddisfare il loro immediato e reale bisogno di porre fine a condizioni intollerabili.
Pertanto, auspico fortemente che gli amministratori comunali di San Lucido continuino a generare reali elementi di crescita per la zona di Miccisi, in ottica di sviluppo armonico del territorio e di connaturato rispetto verso i suoi cittadini.
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