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Nel corso di un servizio mirato a contrastare il fenomeno dei furti di rame in ambito ferroviario personale della Squadra Giudiziaria del Compartimento Polizia Ferroviaria Calabria, in concorso con la Squadra Mobile di Cosenza, ha effettuato una serie di controlli nell’accampamento ROM di quel centro, che, come è noto, essendo adiacente alla tratta ferrata della Stazione Ferroviaria, è un obiettivo dei residenti del Campo per asportare illegalmente e poi rivendere a aziende compiacenti il cosiddetto ” oro rosso ”.
Durante il controllo, venivano rinvenuti 100 kg. di cavi in rame tranciati, sguainati , e parzialmente combusti in modo da occultarne la provenienza, ritenendo che verosimilmente siano provento di attività illecita; e 5 motori compressori in ferro, utilizzati per gli impianti di condizionamento industriale, con all’interno residui di olio, tali da essere considerati un rifiuto speciale pericoloso.
Il predetto materiale posto sotto sequestro è stato trovato in due baracche site all’interno del Campo Rom, a ridosso della tratta ferrata, e nella disponibilità di due rumeni, tale S.A.M. classe 90 e R.O. classe 85.
I due venivano condotti per accertamenti presso gli Uffici del Posto di Polizia Ferroviaria di Cosenza e successivamente deferiti all’A.G. il primo per il reato di ricettazione, ed il secondo per aver violato le norme sull’ambiente contenute nella Legge 152/2006, ed in particolare afferenti la raccolta dei rifiuti speciali pericolosi.
Proseguono i servizi posti in essere dal Compartimento Polfer Calabria per arginare il fenomeno dei furti di rame, che spesso causa problemi alla circolazione ferroviaria causandone il blocco dei treni.
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