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Fuga dei cervelli, università con sempre meno fondi, il popolo dei disoccupati con laurea che aumenta vertiginosamente e i tagli alla ricerca scientifica che tra un pò non avrà più niente da farsi tagliare.
Queste situazioni delineano chiaramente un fenomeno che ormai, da alcuni anni, affliggono il nostro Paese: la ricerca è malata, boccheggia e soffre dell’indifferenza della politica. Anno dopo anno i fondi diminuiscono, i rettori minacciano di dimettersi, alcuni laboratori chiudono o trasferiscono i loro progetti all’estero; e sempre più giovani decidono a malincuore di spiegare le vele e superare le Alpi in cerca di uno stipendio decente.
Questa decisione, per fortuna, non è stata scelta dai giovani studiosi del Laboratorio di Ricerca “Rosanna Macchia Piemonte” del Centro Ricerca “Rene e Trapianto”, diretto dal dott. Renzo Bonofiglio e sito nel reparto di Nefrologia e Dialisi dell’Ospedale Civile di Cosenza.
Anche perché l’Associazione Sud Italia Trapiantati, già da qualche anno, sostiene questo gruppo di giovani intelligenze calabresi, grazie anche al contributo economico di alcune istituzioni bancarie. Ma l’ASIT sa che con una crisi economica globale che attanaglia anche gli enti più generosi, non ci si può adagiare sulla concreta solidarietà di pochi partner. Ecco perché, grazie alla generosità di una grande e sana azienda del cosentino, la gioielleria Scintille di Cosenza, l’associazione che oggi è presieduta da Rachele Celebre ha voluto chiamare i cosentini ad un gesto di solidarietà a favore della ricerca svolta dai ricercatori del laboratorio intitolato alla compianta Rosanna Macchia Piemonte.
Ciò è stato reso possibile grazie ad un’interessante iniziativa benefica, fortemente voluta dai titolari della gioielleria, Sergio Mazzuca e Santo Naccarato, con una raccolta fondi promossa per sostenere la ricerca svolta dai giovani medici e tecnici che praticano all’interno del Centro Ricerca “Rene e Trapianto”. Grazie al contributo di Scintille, che ha offerto per la nobile causa un’importante opera realizzata dal maestro orafo Gerardo Sacco, è stata lanciata in tutto l’hinterland cosentino una vendita di tagliandi in favore delle attività di ricerca scientifica sostenute dall’ASIT.
La vendita dei biglietti si è conclusa con una manifestazione tenuta nella principale sede della gioielleria, alla presenza di S.E. il Prefetto di Cosenza, Raffaele Cannizzaro, del notaio Anna Calvelli, del dottor Renzo Bonofiglio e dei giovani ricercatori che dirige nel suo Centro. Nell’occasione, dopo la presentazione dell’addetto stampa dell’ASIT, Valerio Caparelli, e gli interventi di rito di Sergio Mazzuca e Rachele Celebre, alla presenza del notaio Calvelli si è tenuta l’estrazione per assegnare al fortunato vincitore il pregiato gioiello. Tra i mille biglietti piegati nell’urna, il Prefetto Cannizzaro ha estratto il tagliando fortunato: ad esser stato baciato dalla dea bendata è stato il signor Umberto Coppola, immediatamente avvisato della vincita dal notaio Calvelli.
Dopo la ritualità dell’estrazione, verbalizzata dal notaio, visto anche il valore economico del gioiello consegnato, si è passati alla consegna dell’assegno contenente la cifra raccolta per sostenere le spese del Centro Ricerca. Ben 5.000 euro donati nelle mani del dottor Bonofiglio, che con paterna attenzione lo ha rivolto ai suoi giovanissimi collaboratori. «Tutti i biglietti sono stati venduti e questo segnale di generosità e stima significa molto per l’ASIT. Innanzitutto – ha dichiarato la presidente Rachele Celebre – perché i nostri soci, e tutta la popolazione cosentina, ritengono le iniziative della nostra associazione meritevoli della fiducia e del loro sostegno.
Poi, perché il gesto di quanti hanno inteso sostenere questa raccolta fondi ci ha indicato il senso di fiducia che la cittadinanza ha nei confronti delle nostre giovani professionalità. L’ASIT farà sempre di tutto e di più, pur di portare avanti con le proprie attività il proprio sostegno verso la ricerca, nel sostegno ai malati, per i trapiantati e le loro famiglie, oltre che per una diffusa cultura della donazione degli organi. Lo farà con un rinnovato vigore, anche con nuove e professionali competenze, attraverso nuove iniziative, sempre con grande senso di responsabilità, mantenendo fede all’impegno promesso e con tutto l’amore che la nostra associazione ha profuso in tanti anni verso chi soffre e verso la speranza di poter offrire nuove cure a chi attende di essere sollevato dalle proprie sofferenze».
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