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Il presidente del Consiglio provinciale di Cosenza, Orlandino Greco, ha convocato per venerdì prossimo, 21 dicembre, alle ore 10.30 l’assise per discutere attorno alle problematica che, ormai da anni, attanagliano la rete ferroviaria ionica. È stata accolta, così, la richiesta avanzata nei giorni scorsi dai consiglieri provinciali, Ernesto Rapani e Giuseppe Antoniotti. I quali, alla luce di alcune polemiche emerse all’indomani della richiesta di convocazione, hanno ribadito l’appello alla coesione territoriale e politica nell’affrontare tematiche che riguardano la tutela dei diritti dei cittadini.
«La nostra iniziativa – dichiara soddisfatto il consigliere Ernesto Rapani – non voleva suscitare l’irritazione di qualche amministratore, bensì era diretta ad affrontare, così come è da sempre nel nostro stile, la problematica in modo diretto e senza perderci in inutili populismi.
Siamo consapevoli, in realtà, che anche in questa battaglia di civiltà serva sinergia e unione. La stessa unione e sinergia – afferma con convinzione il rappresentante consiliare – che abbiamo dimostrato e dimostriamo tra i banchi delle opposizioni, anche nell’affrontare altre problematiche che nell’interesse comune devono veder parlare la politica con una voce sola. Per questo manifestiamo soddisfazione verso il presidente del Consiglio, Orlandino Greco e verso la giunta
provinciale presieduta da Mario Oliverio, che hanno recepito l’istanza e fissato la seduta del Consiglio.
A questo punto mi corre l’obbligo precisare – conclude Rapani – che i sindaci della costa jonica cosentina tutta, da Cariati a Rocca Imperiale, non sono solo rappresentati da Mundo e Papasso. Giuste le loro battaglie, che condividiamo, anche quella a tutela della ferrovia ionica, ma a riguardo sarebbe stato forse più opportuno che sensibilizzassero tutti alle iniziative, costringendoli, magari, a partecipare».
Insomma, nessuna polemica, soprattutto da parte di chi, come noi, ha fatto del confronto un metodo ed uno stile di vita. Perché siamo convinti che nei macro problemi di questo territorio, a partire dalla Sanità, per finire alle infrastrutture, alla Giustizia e non ultimo alla carenza e arretratezza dei sistemi di trasporti, sia fondamentale e indispensabile adottare decisioni forti, univoche e soprattutto condivise.
Fino a quando mostreremo il nostro fianco debole, quello soprattutto dei campanilismi politici e territoriali, purtroppo non avremo credibilità e forza contrattuale per affrontare e risolvere le vertenze ataviche e concrete di questa ricca area della Calabria.
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