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Tempi duri si prospettano per gli enti locali calabresi. Dopo l’approvazione del decreto con cui il Governo Monti ha dato attuazione alla Spending Review, gli enti intermedi saranno costretti ad operare una drastica riduzione delle loro risorse che potrebbe compromettere anche l’ordinaria amministrazione. Di questo si parlerà domani, lunedì 30 luglio, a partire dalle 16.30, in un convegno promosso dalla Provincia di Cosenza sul tema: “Spending review, tagli ai bilanci degli Enti Locali e riorganizzazione dei servizi. La situazione dei Comuni e della Provincia di Cosenza”.
I lavori saranno introdotti e coordinati dal giornalista Francesco Dinapoli. Previsti gli interventi di Giorgio Sganga, segretario nazionale del Consiglio nazionale dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili, Gaetano Palombelli, in rappresentanza dell’UPI (Unione Province d’Italia), Stefano Pozzoli, esperto in materia di Enti Locali della Corte dei Conti, Antonio Molinari, Direttore Generale della Provincia di Cosenza e Natale Longo, magistrato della sezione Controlli della Corte dei Conti. Concluderà il presidente della Provincia di Cosenza Mario Oliverio. Per gli iscritti all’Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili, la partecipazione al convegno darà diritto a quattro crediti formativi.
“Con un taglio pari a oltre 1 miliardo e mezzo in due anni –ha detto Oliverio presentando il convegno- i bilanci di almeno la metà delle Province italiane andranno in dissesto, i dipendenti rischieranno la mobilità e noi non riusciremo a mantenere gli impegni pubblicamente assunti con i nostri concittadini. Si tratta, infatti, di un taglio che azzera di fatto il fondo sperimentale di riequilibrio, che ammonta appunto a poco più di un miliardo di euro, derivante per 800 milioni di euro dalla vecchia addizionale sull’energia e solo per poco più di 200 milioni di euro da trasferimenti erariali.
Il governo, quindi, si appropria di risorse che spettano alla Province, senza peraltro fornire indicazioni sulla modifica degli obiettivi del patto di stabilità interno per il 2012 e per gli anni seguenti. Obiettivi che, a questo punto, dovranno per forza essere rideterminati, altrimenti gli enti non potranno in alcun modo rispettarli. Tra l’altro, per il solo anno 2012, su una manovra da 4,5 miliardi di euro, 2,3 miliardi sono a carico delle regioni e degli enti locali. La Provincia di Cosenza dopo aver subito per effetto delle manovre finanziarie del Governo-Berlusconi un taglio di 12 milioni di euro nel 2011 e di 18 milioni di euro nel 2012, subirà quest’anno un ulteriore taglio del 14% che arriverà al 30% nel 2013”.
“Ciò significa –ha concluso Oliverio- fare ricadere i costi della crisi sui cittadini, ai quali difficilmente potranno essere garantiti servizi fondamentali soprattutto in settori importanti come la scuola e la viabilità, con tutto quello che ne conseguirà in termini sociali e di qualità della vita”.
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