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Made in Italy e legalità: è stato questo il filo conduttore dell’incontro svoltosi stamattina presso l’Istituto Tecnico Commerciale “Pezzullo” di Cosenza che ha visto coinvolti la Confcommercio Cosenza e le quinte classi dell’Istituto.L’iniziativa rientra nel progetto di Confcommercio “A Scuola d’impresa”, finalizzato a far conoscere ed avvicinare gli studenti dell’ultimo anno al mondo dell’imprenditoria e del lavoro, attraverso l’esplicazione di concetti pratici e teorici.
Il seminario ha cercato di sensibilizzare i ragazzi sul rispetto delle regole, sull’importanza della legalità e sulla necessità di trasparenza per i consumatori e le imprese. La folta platea ha mostrato un’attenta ed interessata partecipazione e non ha risparmiato domande ed interventi sul tema.
Informare e formare i giovani è un dovere per le generazioni presenti nei confronti di quelle future e la scuola rappresenta certamente la piazza privilegiata.
Il Dott. Guglielmo Gallo, relatore di Confcommercio, ha illustrato gli allarmanti dati sui fenomeni dell’abusivismo e della contraffazione, che ogni anno mordono grosse fette di fatturato nazionale, danneggiando la già precaria situazione economica.
Particolare interesse hanno suscitato i dati relativi al fenomeno dell’“Italian Sounding”, ovvero l’utilizzo di denominazioni geografiche, immagini e marchi che evocano l’Italia per la vendita all’estero di prodotti, per lo più agroalimentari, che non sono in alcun riconducibili al nostro Paese. Casi di tal genere truffano i consumatori e rappresentano gravi forme di concorrenza sleale nei confronti delle nostre imprese.
La giornata è stata finalizzata alla sensibilizzazione dei giovani sul rispetto della legalità, cercando di stimolare la loro attenzione non semplicemente verso i prodotti, ma verso la storia, la tradizione, la cultura di un intero popolo, di cui il made in Italy ne è marchio e dimostrazione nel mondo.
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