Questo post é stato letto 32290 volte!
Un nutrito gruppo di sindaci ha partecipato, all’iniziativa “Un giorno da allevatore” che si è svolta a Cosenza in piazza dei Bruzi il 6 febbraio u.s.. In una lettera il presidente regionale dell’organizzazione Pietro Molinaro, esprime il corale ringraziamento esteso a tutti i “primi cittadini”- che per Coldiretti sono preziosi ed essenziali alleati. Per dare ancora maggiore sostanza e significato alla iniziativa la Coldiretti ha inviato ai sindaci una bozza di delibera da fare approvare dagli organi competenti. Per la Coldiretti della Calabria, , per gli allevatori ma anche per l’opinione pubblica, grazie anche ad una ampia risonanza mediatica, è stato una giorno importante – si legge nella lettera – e le motivazioni che ci hanno spinto a lanciarci in questa impresa, si sono solo rafforzate. e non mancano poiché, ormai da tempo, abbiamo maturato una ancora più forte consapevolezza delle enormi potenzialità che offre l’agricoltura e l’agroalimentare in termini occupazionali, di reddito, di crescita e sviluppo dei territori. A testimoniarlo ci sono alcuni dati della nostra regione: 370 allevamenti che producono oltre 1600 quintali al giorno di latte e che attualmente garantiscono , tra occupazione diretta e indiretta, più di 1000 posti di lavoro; oltre 780.000 quintali annui, tra latte e cagliate, importati che se prodotti in Calabria assicurerebbero altri 2000 posti di lavoro ed ancora il 53% degli allevamenti sono in collina e montagna con effetti positivi sulla custodia del territorio, sul dissesto idrogeologico e vero antidoto contro lo spopolamento e l’abbandono. Bisogna poi tener conto che dal 1 aprile p.v. terminerà il regime delle “quote latte”. L’esempio del latte è emblematico! Nella forbice dei prezzi dalla stalla alla tavola c’è spazio da recuperare per consentire ai consumatori di acquistare un prodotto indispensabile per la salute e per dare agli allevatori italiani la possibilità di continuare a garantire una produzione di qualità con standard di sicurezza da record e a dimostrarlo ci sono gli esempi significativi di gruppi lungimiranti della distribuzione e dell’industria che ci auguriamo possano essere seguiti. La battaglia madre, – scrive Molinaro ai sindaci – e ne va del nostro presente e futuro, per ogni produzione è l’indicazione di origine del prodotto in etichetta. Dobbiamo – conclude Molinaro appellandosi ai sindaci – farlo con sempre maggiore coraggio e determinazione.
Questo post é stato letto 32290 volte!