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CGIL-CISL-UIL della provincia di Cosenza ritengono che sia in atto nell’intero territorio provinciale una vera e propria situazione di emergenza sanitaria, che lede in maniera irreparabile il diritto universale e costituzionalmente sancito di tutela della salute.
Il sistema sanitario provinciale è al collasso. Nelle strutture ospedaliere non viene assicurata nemmeno l’emergenza-urgenza. Pazienti affetti da gravi patologie, parcheggiati per giorni sulle barelle, in attesa di un posto letto che non c’è. Tempi di attesa superiori all’anno per prestazioni diagnostiche fondamentali, strutture fatiscenti, attrezzature tecnologiche mal funzionanti, medici e personale sanitario in trincea, abbandonati in strutture non vigilate, a rischio della propria incolumità fisica, riduzione della spesa farmaceutica e crescita dei costi per consulenze ed esternalizzazioni.
Di fronte a tale drammatica situazione, la risposta del Governo Regionale è lo spostamento di qualche posto letto virtuale da un ospedale ad un altro e di qualche reparto, qualche bando per figure apicali, ancor prima di definire atto aziendale e dotazione organica.
Nella riunione svoltasi in data odierna, presso la sede UIL di Cosenza, i segretari Generali di CGIL, CISL, UIL Cosenza, Giovanni.Donato, Antonio Russo, Roberto Castagna e i segretari delle Federazioni, rispettivamente Franca Sciolino, Ugo De Rose, Elio Bartoletti, di fronte a scelte così miopi che hanno portato allo smantellamento della sanità nella provincia di Cosenza, proclamano lo stato di agitazione dei lavoratori del comparto e indicono la manifestazione pubblica “PER UNA BUONA SANITA’ NELLA PROVINCIA DI COSENZA” per giorno 9 febbraio, con concentramento nella città di Cosenza.
Nonostante i rilievi che le OO.SS avevano puntualmente individuato nel gennaio 2012 attraverso il documento unitario Osservazione Atto aziendale ASP Cosenza, assumendo un atteggiamento di grande responsabilità e di apertura al dialogo, la Giunta Regionale ha negato ogni confronto e processo di concertazione.
La mobilitazione del territorio è l’unica scelta possibile, l’unica strada percorribile per chiedere una inversione di tendenza alla Giunta Regionale e al suo Presidente, alle forze politiche tutte, nella convinzione che occorre superare la sperequazione nel sistema di offerta sanitaria che penalizza la provincia di Cosenza, in ragione di una assegnazione di posti letto avvenuta in base a criteri politici e non certo a criteri rispondenti a composizione demografica e densità del territorio provinciale, che ha prodotto il mancato rispetto dei Livelli di Assistenza Essenziali, mettendo a rischio in molte aree la continuità assistenziale.
In particolare nella convinzione che occorrano, al di là delle dichiarazioni e delle promesse e di qualche posto letto che si sposta da un ospedale ad un altro, risposte concrete da parte del Presidente della Giunta Regionale, al fine di per garantire ai cittadini il diritto alla salute, CGIL-CISL-UIL rivendicano:
– il superamento di una insostenibile sperequazione nell’offerta sanitaria regionale che penalizza la provincia di Cosenza
– l’ampliamento dell’offerta di posti letto in provincia per garantire i livelli LEA oggi disattesi
– Una maggiore omogeneità territoriale del processo di razionalizzazione-riduzione delle UOC e delle UOS
– il potenziamento della rete di emergenza-urgenza
– l’implementazione efficace della medicina territoriale e dell’assistenza domiciliare integrata
– una riorganizzazione funzionale del sistema pubblico e la integrazione funzionale del sistema privato, per la salvaguardia dei livelli occupazionali
– la riduzione dei tempi delle liste di attesa, oggi non degne di un paese europeo per tutte le prestazioni sanitarie, attraverso la precisa indicazione di provvedimenti efficaci e di tempistiche certe, onde consentire di contenere il fenomeno dell’emigrazione sanitaria extra territoriale e extra regionale, che rappresenta un costo economico e sociale non tollerabile
– la piena valorizzazione del merito e delle competenze nell’organizzazione del personale
– la piena valorizzazione del precariato, autentica struttura portante dell’offerta sanitaria
– la specificità del sistema sanitario provinciale all’interno del processo generale di riorganizzazione dell’offerta sanitaria regionale
– la reale accelerazione delle procedure per la realizzazione del 4 Nuovi Ospedali, in particolare della realizzazione del Nuovo Ospedale della Sibaritide, in ragione della sua valenza strategica per la riorganizzazione dell’offerta sanitaria sul territorio ionico-cosentino.
Sugli obiettivi rivendicativi proposti, CGIL-CISL-UIL fanno appello al sostegno e alla partecipazione, ai lavoratori ed alle lavoratrici, al personale medico e sanitario, ai precari, agli studenti, ai pensionati, al mondo della cultura, dell’imprenditoria, delle professioni e dell’informazione, al mondo dell’associazionismo, del Volontariato, della Chiesa e dell’intero sistema degli Enti Locali e della politica provinciale, ai cittadini tutti, affinché insieme si difenda il diritto universalistico alla salute come bene comune e pubblico, oggi negato nell’intero territoriale provinciale, dando appuntamento a Cosenza, presso la piazza XI settembre, sabato 9 febbraio p.v. ore 9,30.
Per l’occasione verranno organizzati collegamenti con autobus in partenza da tutto il territorio della provincia.
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