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Caro Alessandro,
ti scrivo dal cuore dell’Africa, Congo Brazzaville. Tutti i giorni, quando mi sveglio la mia preghiera umile è per i magnifici sette campioni e le vostre famiglie.
Alla vigilia di Natale, mentre nel mondo c’è tanta luce, tanta gioia, tanto consumismo il mio cuore palpita per te!
Mi rivolgo a te, caro e dolce ragazzo, educato, generoso e grande calciatore del Cosenza, non per gli auguri natalizi ma per essere messaggero e sopportare cristianamente il crudele dolore che rende più triste questo straziante Natale per te e per le famiglie degli altri campioni.
Non ho avuto la fortuna di conoscere tuo padre e gli altri sfortunati fratelli.
Ho letto sulla stampa le loro doti professionistiche umane e familiari.
Come sacerdote e missionario ripeto le parole di Cristo: “Chi crede in me non morirà in eterno” ed i magnifici sette avevano una fede incrollabile e quindi vivono.
“La vita non è tolta, ma trasformata”.
Dal Congo, dove miseria, fame, malattie e quanto altro la fanno da padrone ho voluto ricordarli così.
Nella clinica francescana di Brazzaville da me e da voi costruita ho dedicato il piccolo reparto di ecografia a loro, con questa scritta “Ai magnifici sette campioni di Lamezia Terme (CZ) nel giro del mondo la vostra pedalata ha fatto tappa anche in Congo, in perenne ricordo” (P. Fedele Bisceglia – Medico missionario)
Caro Alessandro,
credo che questo francescano gesto di solidarietà cristiana e questo ricordo possa non solo alleviare la ferita sanguinante aperta nei cuori di tutte le vostre famiglie, ma possa essere di stimolo a vivere nello sport sano, genuino e limpido ed allontanare i giovani dalle devianze attuali: alcol, droga e simili che tanta morte seminano nel mondo.
Dio illumini le vostre case oscurate da crudele dolore e lenisca le vostre ferite.
Arrivederci a presto, nel prossimo anno.
P. Fedele Bisceglia Francesco
medico missionario
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