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I ricercatori del Dipartimento DiBest dell’ Università della Calabria hanno annunciato che la testa leonina bronzea , scoperta in mare tra Africo e Bianco nel 2012, è autentica.
La consegna dei risultati alla stampa è programmata per martedì 17 febbraio alle 11:00 nell’ aula dell’ Ateneo.
Nell’ agosto del 2012 due appassionati di immersioni, Leo Morabito e Bruno Bruzzanuti , trovarono una testa di leone di bronzo e comunicarono nella stessa zona di altri resti di interesse archeologico, tra cui ricordiamo una statua, frammenti di vasellame e le reliquie di una struttura forse riconducibile ad una nave. Venivano allertati prontamente i Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale , la Sovrintendenza per i beni archeologici della Calabria e il Dipartimento di Biologia Ecologia e Scienze della Terra dell’ Università della Calabria.
Adesso, a distanza di due anni dal recupero sono disponibili i risultati delle analisi eseguite nei laboratori dell’ Ateneo di Arcavacata, grazie alle quali è stata provata l ‘originalità.
Alla riunione moderata dal capo ufficio stampa Francesco Kostner , saranno presenti: Gino Mirocle Crisci, Rettore dell’Università della Calabria; Cesare Indiveri, direttore del Dipartimento di Biologia Ecologia e Scienze della Terra dell’Unical; Simonetta Bonomi, Soprintendente per i beni Archeologici della Calabria; Rossella Agostino, funzionario archeologico della stessa Soprintendenza, Carmine Gesualdo, Comandante del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale dei Carabinieri di Cosenza; Antonio Scordino, sindaco di Bianco; Domenico Miriello, docente del Corso di laurea in Scienze e Tecniche per la Conservazione e il restauro dei Beni Culturali dell’Unical.
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