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L’ Associazione Nazionale “Giovanni Palatucci”, con la collaborazione del Dipartimento della Pubblica Sicurazza e della Questura di Cosenza, Ufficio Relazioni Esterne, in occasione della giornata della memoria 2012 e del 102° anniversario della nascita (1909) ha ricordato la figura del giovane Palatucci, ultimo Questore di Fiume italiana, morto nel campo di sterminio di Dachau, come “esempio eroico di coraggio e solidarietà a tutela del valore più alto proclamato dalla Costituzione repubblicana: la dignità umana”.
La sua straordinaria lezione di generosità e di altruismo ha contribuito a riscattare il nostro Paese dalla vergogna delle leggi razziali dimostrando come, in significative occasioni, gli italiani seppero anteporre le ragioni della loro coscienza alla violenza della dittatura.
La testimonianza di tutti coloro che hanno vissuto quei drammatici avvenimenti richiama ancor oggi al dovere della memoria, soprattutto nel rapporto con i giovani, affinché si consolidi il rifiuto dell’intolleranza e dell’odio razziale, e si diffonda il ripudio di ogni forma di intolleranza in favore del rispetto delle diverse identità culturali e religiose dei popoli.
La notte del 13 settembre 1944, su ordine del tenente colonnello delle SS Kappler, viene perquisita proprio la sua abitazione e qui i nazisti trovano la copia del piano riguardante “lo Stato libero e autonomo di Fiume”. Quello stesso colonnello scrive su un documento che l’arresto di Palatucci era necessario a causa dei contatti di quest’ultimo con il “nemico”.
Accusato di tradimento, Palatucci viene inviato prima nel carcere Coroneo di Trieste e poi, il 22 ottobre 1944, nel campo di sterminio di Dachau. Sarà questo il suo ultimo viaggio: a pochi giorni dalla Liberazione, infatti, a soli 36 anni, trova la morte a causa delle sevizie e delle privazioni, oppure, come viene affermato dagli ebrei sopravvissuti a Dachau, da una raffica di mitra. È il 10 febbraio del 1945.
Giovanni Palatucci è stato definito “martire cristiano” nonché lo “Schindler italiano”: a Gerusalemme il suo nome è scritto su una targa posta ai piedi di un albero sul “Viale dei Giusti”, come viene chiamata la breve salita che porta al Yad Vashem “il disadorno quadrato di cemento su cui una grande distesa di lastre di pietre nere copre le ceneri delle vittime dei campi di concentramento”. Il museo Yad Vashem, fondato nel 1953, è il luogo ufficiale in Israele dedicato alla memoria delle vittime dell’olocausto.
Nel 1953 un gruppo di oltre 400 ebrei originari di Fiume, residenti in Israele, sopravvissuti alle persecuzioni e ai campi di sterminio grazie a Palatucci, decidono di tributare alla sua figura una degna commemorazione: gli dedicano quindi una strada e un parco nella città di Ramat Gan, presso Tel Aviv.
Ma il riconoscimento ufficiale da parte dello Stato Italiano della figura di Giovanni Palatucci avviene solo nel 1995 su proposta del Capo della Polizia Ferdinando Masone, dell’Associazione Nazionale “Miriam Novitch”, dell’Unione delle Comunità ebraiche italiane e del comune di Montella. Il 19 maggio, quindi, in occasione della Festa della Polizia, l’allora Presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro, gli ha conferitola Medagliad’Oro al Merito Civile e alla Memoria con la motivazione: «Funzionario di Polizia, reggentela Questuradi Fiume, si prodigava in aiuto di migliaia di ebrei e di cittadini perseguitati, riuscendo ad impedirne l’arresto e la deportazione. Fedele all’impegno assunto e pur consapevole dei gravissimi rischi personali continuava, malgrado l’occupazione tedesca e le incalzanti incursioni dei partigiani slavi, la propria opera di dirigente, di patriota e di cristiano, fino all’arresto da parte della Gestapo e alla sua deportazione in un campo di sterminio, ove sacrificava la giovane vita. Dachau, 10 febbraio 1945.
In occasione della cerimonia ecumenica Giubilare del 7 maggio 2000, il Santo Padre Giovanni Paolo II lo ha annoverato tra i martiri del XX Secolo. Certamente, Giovanni Palatucci ha testimoniato la sua fede sino all’estremo sacrificio. Il 9 ottobre 2002 il Vicariato di Roma ha emesso l’Editto per l’apertura del processo di beatificazione del Servo di Dio Giovanni Palatucci.
In occasione della giornata della memoria 2012 e del 102° anniversario della nascita (1909), con la collaborazione dell’Ufficio Provinciale Scolastico di Cosenza, è stato indetto un progetto culturale – didattico “ Giornata della Memoria 2012 – anniversario (102) della nascita di Giovanni PLATUCCI, rivolto agli alunni che frequentano la scuola primaria, la scuola secondaria di primo grado e a quelli del biennio della scuola secondaria di secondo grado, con lavori creativi di carattere multimediali che hanno riguardato la figura eroica di Giovanni Palatucci.
Il concorso si inserisce nell’ambito degli interventi volti a favorire la conoscenza del significato “ Giornata della Memoria2012”e la figura di Giovanni Palatucci, quale Poliziotto Eroe, salvatore di Ebrei e martire, avendo l’obiettivo di sensibilizzare i giovani sul tema del razzismo e pulizia etnica, nonché ad educarli al rispetto delle regole e di quei principi di tolleranza su cui si fonda una società civile.
Nella provincia di Cosenza hanno partecipato 10 istituti scolasti con più di 200 ragazzi che hanno, con molto entusiasmo presentato degli elaborati creativi di carattere multimediale che una commissione esaminatrice ha valutato, presieduta dal Capo di Gabinetto della Questura di Cosenza d.ssa Paola FABRIS e composta dalla D.ssa Loredana Castellano Medico Capo della Polizia di Stato dal rappresentante dell’Ufficio Scolastico Provinciale D.ssa Rosa Amendola, dal Presidente Provinciale dell’UNICEF d.ssa Maria Giovanni Irene FUSCA, dal Sost. Commissario d.ssa Tiziana Scarpelli, Responsabile Sezione Polizia Postale e Comunicazioni – Cosenza , il Giornalista Valerio Caparelli, l’Ispettore Capo Sciacca Giuseppe ed il Vice Dirigente dell’Ufficio URE Sost. Commissario dr. Angelo Cosentino, referente provinciale dell’Associazione Nazionale Giovanni Palatucci.
All’iniziativa hanno aderito presentando elaborati multimediale le seguenti scuole:
- Istituto Tecnico Industriale “Antonio Monaco” Cosenza;
- Liceo Scientifico ”Enrico Fermi” Cosenza
- Liceo Statale”Lucrezia Della Valle” Cosenza
- Liceo Classico ”B. Telesio” Cosenza
- Istituto D’Istruzione Superiore”LS – ITCG” Castrolibero
- Istituto Comprensivo Statale Lattarico (CS)
- Istituto Magistrale Statale Licei “Tommaso Campanella” Belvedere Marittimo (CS)
- IPSIA – IPSSCT “Leonardo da Vinci” Castrovillari (CS)
- Liceo Ginnasio Statale “Satriani” Cassano Jonio (CS)
- Scuola Media Statale “A. Fulco” Tortora (CS)
Le opere risultano globalmente di ottima fattura. Dalla visione emergono più tratti narrativi, anche con elementi filmici aggiuntivi che danno agli elaborati un tocco decisamente particolare nella creatività e nell’espressione, nonché l’impegno e la fantasia e qualità formali.
La commissione, dopo un’attenta analisi degli stessi e tenuto conto tra l’altro dell’efficacia e la pertinenza nella rappresentazione del tema, ha individuato nr. 3 progetti per gli Istituti Superiori e nr. 3 per le Scuole Medie.
La premiazione dei migliori elaborati, in attesa della designazione della Piazza o Via da intitolare a Palatucci da parte dell’Amministrazione comunale di Cosenza, sarà effettuata durante un convegno – dibattito sulla vita del Questore Eroe, salvatore di circa 5000 ebrei, nel prossimo mese di ottobre, in attesa dell’iter burocratico.
Sempre nell’ambito dei riconoscimenti al “Questore Eroe”, il referente per la provincia di Cosenza, in seno alla Questura, il Sost. Commissario Angelo Cosentino, nel decorso mese di febbraio, inviava richiesta formale al Sindaco di Cosenza arch. Mario OCCHIUTO, affinché anche la città di Cosenza, come altre località d’Italia dedicasse a Giovanni Palatucci, “Giusto tra le Nazioni”, una via o Piazza della Città.
Infatti, la richiesta veniva fatta propria anche da parte di numero consiglieri comunali e nella seduta del 9 maggio 2012, della Commissione urbanistica del Comune di Cosenza, presieduta dal Presidente Luigi CAPUTO, dopo ampia discussione ed interventi dei componenti della stessa, approvava all’unanimità la proposta.
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