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Tre impegni concreti finali: la creazione di una banca-dati per bambini portatori di disabilità che vanno da 0 a 5 anni e che riguarda, quindi, la fascia pre-scolare; l’allestimento di un tavolo permanente interistituzionale in cui possa avvenire tra istituzioni ed associazioni di volontariato uno scambio continuo di idee e proposte sul tema della disabilità; la diffusione e la sottoscrizione capillare della Convenzione dell’ONU per i diritti delle persone con disabilità.
Si è concluso con questi tre impegni il Forum Provinciale sulla Disabilità promosso dall’assessorato alle Politiche sociali della Provincia di Cosenza guidato dal vicepresidente dell’ente Mimmo Bevacqua. All’incontro, assai partecipato, hanno portato il loro contributo il Direttore Sanitario dell’Asp di Cosenza Luigi Palumbo, la neuropsichiatra infantile dell’Asp di Rende Caterina Jannazzo, il Direttore dell’Ufficio Scolastico Provinciale Nicola Penta, la presidentessa dell’associazione “G. Rodari” di Cosenza Monica Zinno e il vicepresidente della Provincia Mimmo Bevacqua che ha introdotto e concluso i lavori. Il dibattito è stato moderato dal giornalista Francesco Dinapoli dell’Ufficio Stampa dell’Amministrazione Provinciale di Cosenza.
Un impegno mantenuto, quello del Forum, che Bevacqua si era impegnato a promuovere e ad organizzare il 7 febbraio scorso, in occasione della sottoscrizione del Protocollo d’intesa sulla Convenzione Onu riguardante i diritti delle persone disabili e che ha contato sulla partecipazione di oltre cinquanta rappresentanti delle associazioni di volontariato e di una trentina di sindaci e amministratori locali.
“C’è bisogno –ha detto il vicepresidente della Provincia rivolgendosi ai presenti con un linguaggio estremamente chiaro e concreto- di creare più strutture e servizi, ma per far questo e per farlo bene occorre un radicale cambio di mentalità nell’approccio ai problemi. Se non avviene un’ inversione culturale in tal senso, tutto è inutile. O abbiamo l’intelligenza per programmare strumenti e risposte o non riusciremo a creare nulla. Il primo passo è, dunque, la raccolta delle informazioni, la creazione di una banca-dati attraverso cui raccogliere le esigenze dei disabili fin dalla nascita, in modo da poter programmare tempestivamente risposte, strumenti e servizi”.
Un appello, quello del vice presidente e assessore provinciale alle Politiche Sociali, raccolto positivamente sia dal rappresentante dell’Asp che dal direttore dell’Ufficio Scolastico Provinciale e rilanciato con favore dai vari interventi che si sono susseguiti nel corso del dibattito.
“E’ un impegno non facile –ha affermato la presidentessa dell’associazione “Rodari” Monica Zinno, che ha lavorato con passione alla preparazione del Forum- ma il Servizio Sanitario Nazionale deve poter garantire la diagnosi precoce e certa delle disabilità. Non è possibile che per la fascia che va da 0 a 6 anni, vale a dire proprio nel momento in cui la persona inizia il suo ciclo scolastico, si registri una totale assenza di dati statistici. Da qui nascono la confusione e la disorganizzazione. La mancanza di dati certi sui bambini italiani e stranieri con disabilità mina la corretta attuazione delle norme per lo sviluppo di politiche basate sul rispetto dei diritti umani e per l’assegnazione di risorse adeguate”.
Il Forum si è concluso con l’impegno dei presenti a lavorare da subito alla realizzazione di una banca-dati e all’individuazione di una serie di strumenti e servizi che saranno illustrati fra un paio di mesi, prima dell’inizio dell’anno scolastico, all’intera comunità. Da qui si partirà, dunque, per dar corpo e concretezza agli impegni assunti nel corso dell’iniziativa voluta dalla Provincia di Cosenza.
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