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Uno straordinario incontro tra il Pontefice e la piccola Giulia Montera, una bambina di Corigliano Calabro. Papa Francesco, nell’Udienza Generale di mercoledì scorso, 13 novembre, presso la Sala Nervi del Vaticano, non si ferma alle benedizioni personali a tutti i bambini, ma va oltre.
Ci sono ben 8 minuti di dialogo, sempre con la piccola Giulia in braccio. E poi alla conclusione c’è l’arrivederci forse a breve, non ci è dato per ora sapere, ma Papa Francesco ha voluto i numeri di telefono ed essere informato in modo dettagliato su Giulia. E poi la consegna del logo dell’associazione “Una lotta per la Vita” e della brochure del film “Giulia e le ali rubate, Giulia Montera una vita spezzata”.
Gabriele Montera, presidente della suddetta associazione, ha chiesto al Papa di intercedere per Giulia e per quei bambini come lei e di pregare anche affinché Giulia ottenga giustizia. Si ricorda infatti che il padre della bambina ha avviato un procedimento penale per “malasanità” ed un mese fa ha ottenuto la prima vittoria, ossia il rigetto della proposta di archiviazione.
Ma c’è di più: l’invito a Papa Francesco per l’apertura, prevista nel 2015, del Centro neurologico a carattere riabilitativo e scientifico denominato appunto “Centro Giulia”, il quale dovrà essere, questo l’auspicio, il distaccamento di importanti realtà americane, canadesi ed italiane nonché il ritorno in Italia, e nello specifico in Calabria o in Sicilia (su queste due location si sceglierà il luogo dove far nascere il Centro), delle grandi menti scientifiche andate via dallo Stivale.
Ora Giulia è ancora a Roma, dopo il giorno di festa si è ritornati alla realtà e si sono aperte, com’è ormai consuetudine, le porte dell’ospedale pediatrico “Bambin Gesù”, ma questa volta presso il distaccamento di Palidoro. Tra i tanti problemi che affliggono la piccola Giulia, si rende infatti necessario intervenire al più presto sulla colonna vertebrale ormai curva a causa della postura.
Giulia, a seguito di un danno cerebrale, non si muove, è immobile sempre da uno stesso lato. Adesso c’è un quarto intervento che aspetta Giulia, non facile viste le sue condizioni generali di salute, ed è per questo che una equipe specifica di ortopedici, specialisti neurovertebrali, neurologi, broncopneumologi e cardiologi in queste ore sta valutando attentamente il caso.
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