Corigliano Calabro, sequestrati 2 chilometri del torrente Missionante

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Nei giorni scorsi personale militare appartenente alla Capitaneria di porto di Corigliano Calabro, agli ordini del Comandante, Capitano di Fregata (CP) Antonio D’AMORE, durante il sistematico monitoraggio dei litorali, ha accertato in località Schiavonea di Corigliano Calabro, un gravissimo stato di degrado ambientale.

Nel tratto di torrente Missionante compreso fra la SS. 106 radd. ed il ponte di viale Salerno, quasi fino ad arrivare al mare, gli uomini della Guardia costiera hanno infatti rinvenuti rifiuti speciali, pericolosi e rifiuti solidi urbani, tra cui lastre di eternit, materiale di risulta derivante da lavori edili, materiale ferroso di ogni genere, carcasse di elettrodomestici, vecchi pneumatici.

L’intera area, lunga oltre 2 chilometri, è stata posta sotto sequestro penale dai predetti militari, che l’hanno delimitata con del nastro rosso bicolore ed affidata in custodia al Responsabile del Settore Manutenzione ed Ambiente del Comune di Corigliano Calabro, anche per le successive operazioni di bonifica del sito.

Il tutto è stato comunicato alla Procura della Repubblica di Castrovillari per le violazioni degli articoli 633 e 639 bis del Codice penale, 192 del Decreto Legislativo 152/2006 (norme in materia di gestione dei rifiuti e bonifica dei siti inquinati – divieto di abbandono) sanzionato dall’art. 256 dello stesso decreto.

La segnalazione all’Autorità giudiziaria è stata fatta anche perché si tratta di aree sottoposte a vincolo paesaggistico ed ambientale per cui si può ipotizzare il deturpamento di bellezze naturali ed il danneggiamento di beni pubblici.

Continua, quindi, costante, l’attività di vigilanza degli uomini della Capitaneria di porto, per la salvaguardia dei beni demaniali e dell’ambiente costiero, eseguita nell’ambito delle direttive regionali della Direzione marittima di Reggio Calabria.

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