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I Militari della Capitaneria di porto hanno sequestrato, in diverse operazioni, oltre 50 chili di prodotti ittici, contenuti in cassette di polistirolo e in vendita davanti a noti supermercati di Corigliano Calabro Scalo.
Nei guai sono finiti due ambulanti coriglianesi, trovati a bordo dei loro furgoni mentre lungo via Fontanelle e via Nazionale erano intenti alla vendita del pesce e per questo, come previsto dalla Legge 283 del 1962, segnalati alla Procura della Repubblica di Castrovillari.
I veterinari dell’Azienda sanitaria provinciale, intervenuti su richiesta della Capitaneria, hanno dichiarato la non idoneità per il consumo umano del prodotto ittico sequestrato che, quindi, è stato avviato a distruzione. Sono stati inoltre effettuati campionamenti, specie sulle alici e sugli sgombri, all’interno dei quali i veterinari hanno riscontrato addirittura aprendo semplicemente il pesce, la presenza di parassiti.
Durante i controlli in mare è stato multato per 4000 euro un peschereccio di Corigliano che, al largo di Schiavonea, pescava a strascico troppo vicino alla costa. Il personale della Guardia Costiera, a bordo del battello veloce A86, ha inoltre proceduto al sequestro della rete a strascico lunga oltre 60 metri.
Il controllo alla filiera della pesca proseguirà con tolleranza zero verso coloro che di fatto effettuano attività illecite quali la pesca a strascico sottocosta ovvero vendono prodotti alterati dal punto di vista igienico-sanitario o non idonei al consumo umano, fattori che possono provocare gravi ripercussioni per il consumatore finale.
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