Convegno: Abusi sui minori e violenza nella famiglia allargata, quale realtà e quali prospettive di interventi

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Concluderà la lunga stagione di incontri formativi l’appuntamento che si terrà il prossimo 15 giugno alle ore 16.30 presso la Biblioteca degli Avvocati del Palazzo di Giustizia di Cosenza. L’evento è stato organizzato dalla sezione territoriale di Cosenza dell’Associazione Matrimonialisti Italiani, con il patrocinio della Fondazione Movimento Bambino e dell’Ordine degli Avvocati di Cosenza. Argomento dell’incontro sarà un tema di tragica attualità: “Abusi sui minori e violenza nella famiglia allargata: quale realtà e quali prospettive di interventi”. Contenuti principali del convegno saranno i profili giuridici, processuali, etici e di psicoterapia forense. Dopo i saluti del Presidente del Tribunale di Cosenza, Renato Greco, e del Presidente provinciale dell’Ordine degli Avvocati, Oreste Morcavallo, seguiranno le relazioni del prof. Paolo Carnuccio, avvocato e docente dell’Università Magna Grecia di Catanzaro, della dott.ssa Alessandra Santelli, psicoterapeuta presso l’ASP di Cosenza e referente della struttura di audizione protetta, e della psicologa e psicoterapeuta Maria Rita Parsi, presidente della Fondazione Movimento Bambino. Gli interventi programmati sono stati affidati al Sostituto Procuratore della Repubblica del Tribunale di Cosenza, Antonio Bruno Tridico, e all’avvocato Mario Alberto Ruffo, presidente distrettuale dell’AMI di Catanzaro. I lavori saranno introdotti e coordinati dall’avvocato Margherita Corriere, presidente della sezione AMI di Cosenza. L’obiettivo principale del seminario è quello di analizzare le competenze e le esperienze di diversi professionisti che, da prospettive diverse, si rapportano al tema dell’abuso e del maltrattamento. Il convegno ha carattere interdisciplinare e intende offrire ai partecipanti uno spazio comune di confronto e di interscambio, sollecitando spunti di riflessione e analisi utili alla corretta gestione del problema degli abusi all’infanzia, soprattutto in un’ottica di tutela del minore, anche nell’esperienza della cosiddetta “famiglia allargata”. Ricordiamo che secondo la definizione adottata dal Consiglio d’Europa, per abuso all’infanzia si intendono gli atti e le carenze che turbano gravemente il minore, che attentano alla sua integrità corporea, al suo sviluppo fisico, affettivo, intellettivo e morale. Le numerose esperienze in campo clinico, terapeutico, educativo e sociale e la letteratura scientifica sull’argomento sono concordi nel riconoscere che qualsiasi forma di violenza, ma in particolare quella sessuale, costituisce sempre un attacco destabilizzante alla personalità in formazione di un minore e al suo percorso evolutivo, provocando gravi conseguenze a breve, medio e lungo termine sul processo di crescita, specie se l’esperienza assume un carattere traumatico. Secondo le statistiche fornite dal Centro Nazionale di Documentazione e Analisi per l’Infanzia e l’Adolescenza, in Italia i casi di abuso e di maltrattamento contro i minori sono in costante aumento, così come risultano in crescita i reati relativi alla pornografia on-line, allo sfruttamento sessuale e alla prostituzione minorile. L’aumento delle segnalazioni, tuttavia, non sembra riconducibile ad un reale aumento delle violenze, quanto piuttosto ad un effetto di sensibilizzazione dell’opinione pubblica dovuto ai mass media e ad un attenzione per l’argomento sempre maggiore da parte dei professionisti del sistema sociale, sanitario, educativo e giuridico che, a vario titolo, operano nel campo dell’abuso e del maltrattamento

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