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Una cinquantina di lavoratori dell’USB, hanno manifestato ieri mattina davanti la Sede RAI di Cosenza nell’ambito delle iniziative nazionali organizzate per oggi dalla Federazione USB in tutta Italia, per protestare contro la Spending Review, in discussione al Consiglio dei Ministri.
Gli attacchi pesanti contro il pubblico impiego (cassa integrazione e licenziamenti, tetto massimo per i buoni pasto, congelamento delle tredicesime, ferie forzate, chiusure di uffici pubblici come Agenzie del Territorio, Monopoli di Stato, Tribunali) e contro lo Stato sociale (tagli all’istruzione pubblica a favore di quella privata, chiusura di ospedali e ulteriori tagli alla sanità) hanno reso la situazione altamente drammatica. Questi provvedimenti, infatti, si aggiungono ai tanti già adottati contro i lavoratori, come l’innalzamento dell’età pensionabile, il blocco dei contratti e delle assunzioni nel pubblico impiego e i tagli alle piante organiche già decise nell’ultimo periodo.
In Calabria la situazione è particolarmente grave se si considera sia la conformazione geografiche della nostra regione, sia la situazione delle vie di comunicazioni e dei trasporti.
La paventata chiusura di ben 20 presidi ospedalieri nella nostra regione, fornisce chiaramente il quadro di quella che sarà la reale possibilità di ricorrere alle strutture sanitarie pubbliche da parte dei cittadini.
Inoltre, la decisione di chiudere i Tribunali di Lamezia, di Paola, di Rossano e di Castrovillari, allungheranno in modo inaccettabile i tempi della giustizia che, in una regione ad altissima densità mafiosa, come la nostra finirà per essere un gradito regalo alla malavita organizzata.
La manifestazione di oggi si è svolta simbolicamente davanti la Sede della RAI, per evidenziare come in Calabria vi sia anche un gravissimo deficit di informazione, visto che le varie iniziative messe in campo da USB nell’ultimo periodo, quasi mai trovano riscontro nelle notizie riportate dai media.
Contro questo modo di fare informazione, la USB chiederà a breve un incontro con i direttori dei quotidiani calabresi e della Rai.
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