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Per il Consorzio Valle Crati è stata segnata ieri una svolta epocale storica in materia di depurazione delle acque reflue. Il Presidente Avv. Maximiliano Granata ha firmato con il Dipartimento Politiche per l’Ambiente della Regione Calabria la Convenzione ed il relativo Disciplinare che porteranno l’Ente consortile a beneficiare del finanziamento inerente il Piano Nazionale per il Sud e riconosciuto con Delibera CIPE n. 60/2012, le cui risorse sono destinate a garantire il soddisfacimento di copertura del sistema di collettamento fognario del 95% dell’area omogenea Cosenza-Rende e l’ammodernamento dell’impianto di depurazione consortile di Coda di Volpe del Comune di Rende (CS). Questa è l’unica ed ultima occasione per i Comuni consorziati utile per superare la procedura di infrazione comunitaria n. 2004/2034 che vede l’Italia deferita dalla Commissione Europea per il mancato adeguamento alla Direttiva 91/271/CEE per la violazione degli artt. 3 e 4 sul trattamento delle acque reflue urbane e che vede coinvolta la Regione Calabria e l’agglomerato Cosenza-Rende. Con la Deliberazione C.I.P.E. n. 60 del 30/04/2012, infatti, il Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica ha assegnato risorse finanziarie per azioni di rilevanza strategica regionale nel Mezzogiorno nei settori ambientali della depurazione delle acque pari a 35 milioni di euro a favore dei Comuni ricadenti nell’agglomerato Cosenza-Rende i quali, a loro volta, hanno riconosciuto il Consorzio Valle Crati quale soggetto attuatore delle procedure inerenti il finanziamento stesso.
Il progetto sovvenzionato comprende una serie di interventi da realizzare nei singoli territori dei Comuni consorziati riguardanti l’adeguamento delle opere di collettamento e delle reti fognarie nonché il conseguente ammodernamento ed adeguamento tecnologico e funzionale dell’impianto di depurazione consortile. Adesso il Consorzio Valle Crati, è in grado di procedere autonomamente a porre in essere tutti gli adempimenti e ad attivare meccanismi di project financing inerenti il finanziamento dato che con la sottoscrizione della Convenzione la Regione Calabria ha dato il “via libera” all’iter procedimentale di attuazione degli interventi finanziati. Considerevole la soddisfazione espressa dal Presidente del Consorzio Avv. Maximiliano Granata che replica: “Abbiamo preso in mano la situazione dopo un lungo travaglio. Nel momento in cui ho acquisito la Presidenza, grazie alla fiducia accordatami dalla maggioranza dei Comuni consorziati, il Consorzio Valle Crati era in una situazione di blocco per quanto riguardava il finanziamento ex Delibera CIPE n. 60/2012: lo Studio di fattibilità non era soddisfacente ai fini del superamento dell’infrazione comunitaria ed era incompleto l’iter amministrativo di delega al Consorzio Valle Crati quale soggetto attuatore del finanziamento.
Per questo la nuova governance ha risollevato le sorti del finanziamento che si stava rischiando di perdere ed a partire dallo scorso dicembre, con la collaborazione di tecnici esperti, si è prodigata per accelerare i tempi e per portare a termine l’iter burocratico amministrativo per l’assegnazione delle risorse finanziarie come richiesto dagli uffici regionali. Sono molto compiaciuto del traguardo raggiunto poiché l’assegnazione di questo finanziamento consentirà al Consorzio Valle Crati di risolvere in maniera definitiva le problematiche connesse ai sistemi di depurazione e di collettamento nei territori dei Comuni appartenenti al bacino Cosenza-Rende e di evitare una sanzione pecuniaria che, a partire dal 1° gennaio 2016, avrebbe previsto una penalità di mora che va da un minimo di circa 12.000 euro a un massimo di 715.000 euro al giorno. Ovviamente” continua Granata “non posso che condividere questo momento storico così importante che assicura e rinsalda il futuro del Consorzio Valle Crati con i rappresentanti dei Comuni consorziati che beneficeranno di queste risorse finanziarie e che saranno finalmente in grado di superare le criticità connesse alle reti fognarie e di collettamento. Oggi con il nostro costante ed intenso operato abbiamo scongiurato le sanzioni che sarebbero state applicate in caso di mancato adeguamento alle disposizioni comunitarie e che avrebbero condotto i Comuni consorziati ad un certo dissesto finanziario nonché di garantire agli abitanti del territorio della provincia cosentina che ancora non usufruiscono delle reti fognarie e dei sistemi di trattamento delle acque reflue di potersi finalmente dotare di quei servizi pubblici essenziali che un Comune virtuoso è tenuto a garantire ai suoi cittadini”.
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