Confindustria Cosenza: Ricadute sul territorio per la Riforma Fornero

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«Occorre ancora aspettare per capire se ci possano essere ricadute positive per il territorio dall’entrata in vigore della Riforma Fornero dello scorso luglio». All’incontro tra imprenditori e tecnici, organizzato da Confindustria Cosenza, sono state snocciolate le novità normative, operative e gestionali e le implicazioni derivanti dall’introduzione della Legge n.92 del 2012 che ha cambiato volto al mercato del lavoro, sia in ingresso che in uscita.

I lavori, moderati dal Direttore di Confindustria Rosario Branda, sono stati introdotti dal Presidente di Confindustria Cosenza Renato Pastore e dal Presidente di Ance Cosenza Natale Mazzuca.

«La nostra Associazione vuole fornire alle aziende un vero e proprio strumento di orientamento – ha evidenziato il Presidente Pastore – in relazione alle innumerevoli innovazioni introdotte dalla Riforma. Il tema della flessibilità in entrata ed in uscita è cruciale per il sistema delle imprese, in particolare in un momento storico di forte criticità».

Per il Presidente Mazzuca «nella fase di recessione che stiamo vivendo e considerato il cuneo fiscale che le nostre imprese stanno sopportando, tra i più alti in Europa, il discorso della flessibilità del lavoro rimane fine a se stesso. Occorrono altri interventi su cui basare le auspicate prospettive di crescita del mercato edile, oggi in una fase di profonda flessione, avvicinando le esigenze delle imprese e dei lavoratori».

Le relazioni di base sono state sviluppate dal Responsabile Lavoro e Relazioni Industriali di Confindustria Pierpaolo Mottola  e dal Direttore della Direzione Territoriale del Lavoro di Cosenza Giuseppe Cantisano.

Per Pierpaolo Mottola «ci sono novità che interessano la tematica della flessibilità in entrata, con particolare riferimento al contratto di apprendistato, ritenuto il contratto prioritario per l’ingresso dei giovani nel mercato del lavoro, e al contratto a termine». Il Responsabile Lavoro e Relazioni Industriali di Confindustria si è, quindi, soffermato nella disamina delle novità in materia di part time, somministrazione di lavoro, licenziamento individuale e collettivo, modifiche al rito processuale del lavoro e nuovi ammortizzatori sociali.

Il Direttore della DTL di Cosenza Cantisano ha illustrato le novità riguardanti il lavoro intermittente, accessorio e a progetto, ed ha analizzato le nuove procedure in materia di dimissioni, risoluzioni consensuali e congedi parentali, evidenziando come «l’impianto riformatore, dietro l’introduzione di alcuni vincoli di tipo formalistico per l’utilizzo delle forme flessibili di lavoro, tende ad incoraggiare la “flessibilità buona” e, allo stesso tempo, a scoraggiare la flessibilità precarizzante di questi ultimi dieci anni. L’obiettivo di allineare la nostra disciplina a quella europea – ha concluso il Direttore Cantisano – sarà raggiunto soltanto se tutti gli operatori, datori di lavoro, lavoratori, consulenti e avvocati, si impegneranno ad attuare questa riforma senza trovare vie e scorciatoie per eludere la norma».

L’ultima parte del seminario è stata incentrata sull’analisi dei quesiti dei partecipanti con uno spazio riservato al dibattito e al confronto in ordine agli elementi di maggior interesse per le aziende e i lavoratori.

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Author: Cristina

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