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Si terrà martedì 20 Dicembre l’Assemblea del Gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria Cosenza. Dopo la seduta privata riservata agli iscritti al Gruppo, per le ore 11,30 inizierà l’assemblea pubblica dedicata al tema de “L’Internazionalizzazione delle aziende calabresi: dove, come e quando”.
Interverranno per Confindustria Cosenza il Presidente Renato Pastore, il Presidente dei Giovani Imprenditori Paolo Filice ed il Direttore Rosario Branda, il Presidente della Camera di Commercio Giuseppe Gaglioti, Domenico Quaglio per l’Associazione Bridge To Italy e l’imprenditore Nereo Salerno, Senior Account Export della Alupack Srl.
Con questa iniziativa, realizzata grazie al sostegno della Banca Popolare del Mezzogiorno, l’Associazione degli Industriali provinciale ritorna ad approfondire il tema dell’internazionalizzazione, a poche settimane dal convegno con il leader del Gruppo Mapei, Giorgio Squinzi, Presidente del Comitato Tecnico per l’Europa di Confindustria.
Per il Presidente del Giovani Industriali cosentini Paolo Filice <<il sistema delle imprese calabresi ha bisogno di indicazioni e politiche concertate per favorire la crescita e l’export. Le aziende locali, infatti, sono in gran parte di piccole dimensioni e, quindi, non strutturate a sufficienza per reggere la concorrenza in un mercato sempre più globalizzato. Anche il nostro Paese, a differenza degli altri partner europei e di tutti i paesi avanzati, non è stato finora in grado di dotarsi di una strategia e di un coordinamento unitario per promuovere le sue imprese e le produzioni. Nell’ambito dell’internazionalizzazione e della promozione – continua il Presidente Filice – operano infatti una pluralità attori che agiscono in modo autonomo e del tutto scollegato generando all’estero una percezione frammentaria che nuoce all’immagine del Paese e che provoca una notevole dispersione di risorse, riducendo sensibilmente l’efficacia complessiva delle singole azioni>>.
La situazione è ancora più confusa dopo la soppressione dell’ICE avvenuta da qualche mese ed apportata senza assicurare la necessaria continuità delle sue funzioni. Gli inevitabili appesantimenti amministrativi e procedurali conseguenti alla “ministerializzazione” dell’ICE appaiono l’unico risultato ottenuto.
Le proposte del sistema Confindustria vanno nella direzione della definizione di una programmazione nazionale di attività sull’estero almeno biennale o triennale, di una riduzione delle sovrapposizioni tematiche e temporali delle varie iniziative operando accorpamenti e sinergie, di un coinvolgimento delle imprese nell’individuazione di strategie, risorse ed azioni in tema di promozione industriale all’estero.
<<L’intero sistema versa in una crisi profonda – aggiunge il Presidente Paolo Filice – ed i costi ricadono sulle imprese. Vanno compiute scelte immediate per favorirne l’export. Risposte razionali, pragmatiche ma anche lungimiranti, scevre da tentennamenti ed interessi di parte e dettati esclusivamente da evidenti bisogni di competitività internazionale nazionale e regionale>>.
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