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Buone notizie per il settore turistico calabrese. A tessere le lodi della nostra regione, infatti, è addirittura il New York Times, che inserisce la Calabria tra le 52 mete da visitare nel 2017. Un’esaltazione delle bellezze, delle tradizioni e della cultura della nostra terra, dunque, che riempie di orgoglio e rafforza le speranze per il futuro economico regionale.
A suggerire alcuni spunti di riflessione sul tema è il componente di giunta Confcommercio Cosenza con delega al turismo, Domenico Lione: “Il turismo rappresenta una delle poche leve economiche della nostra regione. La posizione geografica fortunata, i paesaggi suggestivi, il clima mite e gli affascinanti siti archeologici, fanno della Calabria una terra naturalmente attrattiva. I riconoscimenti e gli elogi, tuttavia, non devono sviare l’attenzione, delle istituzioni in primis, dalle questioni “calde”, come la programmazione di riforme concrete che favoriscano lo sviluppo e la ripresa dell’economia”.
Sull’argomento, i rapporti più aggiornati rivelano infatti una situazione in chiaroscuro, tra indicatori che inducono a un cauto ottimismo in vista del prossimo futuro ed elementi che spingono a non ritenere il comparto un volano in grado di favorire la crescita. Ciò che è certo è che si tratta di un settore dinamico e ricco di opportunità, ma bisognoso di investimenti nel rinnovamento ed ampliamento dell’offerta, oltre che di interventi importanti ed organici per accrescere il benessere economico, sociale e sostenibile del territorio.
“La nostra Associazione – ribadisce il delegato di Confcommercio – tra le organizzazioni maggiormente rappresentative del settore, si pone come interlocutore privilegiato delle Istituzioni per lo studio e la definizione di nuove politiche di sviluppo. Siamo convinti che ci siano ottime premesse su questo fronte. L’offerta turistica calabrese è infatti potenzialmente ricchissima e variegata: alle stazioni sciistiche della Sila, si affiancano le incantevoli località marine che catalizzano l’attenzione di vacanzieri sia estivi che invernali. Far decollare il turismo, però, significa investire su infrastrutture adeguate, ordine pubblico e sicurezza, ma soprattutto sul miglioramento del trasporto stradale, aereo e ferroviario. Proprio delle ultime ore è il dibattito sulla questione degli aeroporti calabresi, argomento cruciale che richiede la massima attenzione, poiché la Calabria, terra oggettivamente periferica, necessita con urgenza di interventi di riorganizzazione della mobilità esterna ed interna”.
Il rappresentante di Confcommercio continua inoltre ponendo l’accento sulla necessità di potenziare i servizi, di promuovere uno sviluppo dell’imprenditoria locale e di investire nella qualificazione delle risorse umane e delle strutture, avviando una politica di destagionalizzazione che tenga conto delle nuove esigenze dei vacanzieri.
Come tutti i settori, infatti, anche quello turistico è stato investito dagli effetti della globalizzazione, risentendo della diffusione di nuove tecnologie informatiche e della conseguente evoluzione dei consumi. Da ciò ne sono derivati i mutamenti negli stili di vita e nei comportamenti d’acquisto: si pensi alla sempre maggiore attenzione verso l’ambiente, alla riscoperta delle tradizioni e della cultura ed ancora all’interesse verso forme di turismo più attive, sia dal punto di vista fisico che intellettuale e verso i nuovi “orizzonti” del turismo “spirituale” ed enogastronomico.
È proprio all’ultimo di questi fenomeni che bisogna riservare maggiore attenzione. La ristorazione può giocare infatti un ruolo decisivo per l’economia turistica regionale. Lo stesso Piano Strategico per il Turismo, attualmente al vaglio delle commissioni di Camera e Senato, sottolinea quanto il comparto dell’enogastronomia possa fare da traino per l’economia, rappresentando non solo il valore aggiunto della destinazione, ma anche un fattore decisivo di riconoscimento delle autenticità territoriali.
E su tale fronte non mancano significativi impulsi anche a livello locale. Si pensi alle numerose iniziative volte alla valorizzazione delle produzioni di qualità DOP e IGP, con la costituzione dell’associazione “Strada del Vino e dei Sapori delle Terre di Calabria – Provincia di Cosenza”, che coinvolge Consorzi per la tutela e promozione dei prodotti e del territorio, Enti pubblici e privati, Gruppi di Azione Locale e Gruppi di Azione Costiera, organizzazioni professionali agricole, associazioni e cooperative varie, imprese ed operatori turistici.
“Confcommercio – conclude Lione– continua ad essere impegnata nella promozione dell’immagine, delle peculiarità e delle ricchezze enogastronomiche e culturali del territorio. È necessario sostenere lo sviluppo di una moderna imprenditorialità che metta in campo idee e progetti efficaci per una piena valorizzazione delle enormi potenzialità turistiche calabresi”.
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