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Un otto marzo tutto da ricordare quello della Scuola “Rita Levi Montalcini” di Spezzano Albanese, che vince il primo premio del concorso nazionale promosso dal MIUR e intitolato “Donne per la Pace”. A vincere è l’opera della giovanissima Francesca De Giovanni, della III C, che nella sua raffigurazione ha voluto esaltare la figura coraggiosa di Malala Yousafzai, la più giovane vincitrice del premio Nobel per la pace, conferitole per aver sfidato le autorità pachistane che impedivano alle bambine di esercitare il diritto all’istruzione.
Un messaggio forte che è stato sottolineato al Quirinale lo scorso 8 marzo per la premiazione avvenuta per mano del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e della Ministra alla P.I. Valeria Fedeli. Un momento esaltante che continua a mantenere alto il prestigio dell’Istituto Comprensivo arbëresh diretto dalla dirigente Rosina Costabile che ha accompagnato, insieme all’insegnante di arte Maria Nociti, la giovane studentessa per l’importante cerimonia capitolina.
«Nel dipinto, – commenta l’autrice – considerata la notevole portata dell’impegno di Malala, mi è venuto spontaneo sproporzionare la sua figura, rispetto al resto della scenografia. Ho voluto, infatti, sottolineare la sua forza di volontà, la sua voglia di lottare e, soprattutto, il suo desiderio di vincere, condividendo pienamente il suo pensiero: “One child, one teacher and a pen can change the world” (Un bambino, un insegnante e una penna possono cambiare il mondo)».
La commissione giudicatrice degli elaborati ha espresso la seguente motivazione: «L’opera è premiata per l’originale interpretazione di Malala, riconosciuta come giovane leader. La cultura e il diritto all’istruzione emergono come strumenti indispensabili per la costruzione della pace. La scelta cromatica e compositiva esprime la possibilità di raggiungere l’obiettivo senza l’asprezza del conflitto».
Soddisfatta del risultato, la dirigente Costabile ha voluto congratularsi con la giovane vincitrice e ringraziare tutti gli altri alunni partecipanti, esprimendo apprezzamenti soprattutto per le opere non classificate degli alunni Avato Domenico e Angelica Galizia.
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