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Oltre un centinaio di operatori turistici calabresi hanno partecipato alle due giornate info-formative che la Regione Calabria ha organizzato nelle città di Scalea (CS) e Reggio Calabria, in vista di Aurea, Borsa del Turismo Religioso e delle Aree Protette, che si terrà in Calabria dal 25 al 27 ottobre prossimi.
Per la prima volta gli addetti del settore produttivo più importante della regione hanno potuto incontrare in un happening formativo la dirigenza regionale di riferimento, rappresentati dal dirigente generale del Dipartimento Turismo, Raffaele Rio, dal dirigente del Settore, Pasquale Anastasi e dal responsabile dello stesso Settore di Promozione Turistica del Dipartimento, Rodolfo Bova.
Al fianco delle Istituzioni, il prof. Maurizio Arturo Boiocchi, dottore di ricerca dell’Università IULM di Milano, esperto di marketing turistico e riconosciuto specialista del settore, che ha fornito ai partecipanti una dotazione tecnica e organizzativa da interpretare come un valore aggiunto per l’offerta turistica calabrese, pronta ad incontrare i più importanti buyer internazionali, nel workshop in programma il 25 ottobre presso il Santuario di San Francesco di Paola (CS). I due momenti info-formativi hanno permesso di far conoscere agli operatori del settore le strategie, le risorse e le opportunità di sviluppo disegnate nel Piano Triennale per il Turismo della Regione Calabria. «Un risultato tecnico e politico importantissimo, che ci fa ben sperare e che ci motiva come operatori pubblici in favore dei piccoli e grandi imprenditori privati del settore turistico – hanno dichiarato i vertici del Dipartimento Regionale del Turismo – sia per il riscontro giunto dagli operatori del settore, che ci conferma una raggiunta maturazione, sia per la piena consapevolezza che gli stessi operatori hanno adesso circa la straordinaria opportunità di destagionalizzazione offerta dal segmento del turismo religioso».
Una complessiva valutazione positiva è giunta anche dal prof. Boiocchi, che si è così espresso: «Sono molto soddisfatto degli incontri svolti, in particolare per il grande interesse verso i temi trattati, per la buona adesione e per l’entusiasmo riscontrato negli operatori calabresi. Se si vuole sostenere realmente un modello di sviluppo legato al territorio e al turismo religioso, bisogna coinvolgere e responsabilizzare ancora di più tutti gli operatori in modo da poter creare delle ottimali condizioni di qualità del prodotto turistico».
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