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Nuova emergenza rifiuti in Calabria.
Nei giorni scorsi il presidente della Regione Calabria, Giuseppe Scopelliti, dopo la chiusura della discarica di Pianopoli, ha inviato una lettera ai sindaci dei vari comuni. Nella lettera sono state evidenziate le problematiche e la difficoltà della Regione, nell’individuare nuovi siti dove conferire i rifiuti, in attesa della riapertura della discarica, che non avverrà prima di dieci giorni.
Nella lettera viene fatto presente, che a causa dei tempi tecnici di progettazione dei nuovi impianti e considerate le ridotte volumetrie attualmente disponibili in ambito regionale, sono stati individuati, tramite gara pubblica, discariche fuori regione o addirittura fuori nazione, dove conferire i rifiuti di tutta la Calabria.
“In attesa che ciò che ci è stato comunicato si concretizzi – ha spiegato l’assessore all’Ambiente del Comune di Tortora Franco Chiappetta – abbiamo attualmente serie difficoltà nel capire dove poter portare i rifiuti. Inoltre esprimo tutta la mia preoccupazione, come amministratore, circa i costi che dovremmo farci carico per trasportare i rifiuti all’estero.
Mi stupisco dell’atteggiamento della Regione, che richiama i comuni affinché si attivino per avviare la raccolta differenziata, con il sistema porta a porta, ma allo stesso tempo non tiene in considerazione e non premia quei comuni virtuosi, come il nostro, dove sistematicamente riusciamo a recuperare il 70% dei rifiuti prodotti”.
“Credo che questi dati – ha continuato Chiappetta- debbano essere presi in seria considerazione. Una raccolta differenziata puntuale e consapevole, è l’unico strumento utile per riuscire ad uscire da questa crisi. Tutto questo andrebbe considerato ed incentivato sia a livello economico che in termini di corsia preferenziale per quanto riguarda lo scarico dei rifiuti. Invece il Comune di Tortora viene penalizzato a causa di chi non effettua correttamente la raccolta differenziata, come comunicato nella lettera inviataci dalla Regione.
Una normativa del 2012, prevede che per legge i comuni debbano raggiungere una percentuale di differenziazione pari al 65%, mentre si attesta che a livello regionale si è arrivati al 12%. Il Comune di Tortora non potrà pertanto essere soggetto a possibili sanzioni erariali, avendo superato il minimo stabilito a livello europeo”.
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