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Una nutrita delegazione del popolo dell’acqua reggino ha partecipato alla splendida manifestazione, tenutasi sabato a Cosenza, per l’acqua pubblica e per la giustizia ambientale e sociale, in concomitanza con il vertice di Cancun.
I comitati di Reggio Calabria, Villa San Giovanni e Cinquefrondi non hanno voluto mancare all’appello per una mobilitazione nazionale lanciato dal Forum dei Movimenti per l’Acqua, per richiedere un provvedimento di moratoria delle scadenze previste dalla legge Ronchi, in attesa che la popolazione abbia la possibilità di pronunciarsi attraverso i tre quesiti referendari sostenuti da più di un milione e 400mila cittadini.
La manifestazione ha registrato la presenza di numerosi sindaci con la fascia tricolore, degli studenti dell’Unical in agitazione, diversi rappresentanti di partiti politici e sindacali, tantissime associazioni e comitati giunti da tutta la Calabria per ribadire la necessità della difesa dell’acqua e di tutti i beni comuni.
Da tutti gli interventi che si sono succeduti alla fine del corteo si è riaffermata la necessità di mantenere alta l’attenzione sui referendum, perché il trasversale partito a favore della privatizzazione ne ha paura e sta facendo di tutto per oscurarli mediaticamente, così come è partito un accorato appello ai cittadini calabresi: per vincere la battaglia per la ripubblicizzazione dell’acqua non basta firmare per i referendum e poi votarli, ci vuole la consapevolezza che solo pressando gli amministratori e rendendo visibile la contrarietà della popolazione possiamo invertire questa rotta.
Da Cosenza è stato rilanciato un importante appuntamento regionale per la difesa dei beni comuni e del territorio calabrese: il 18 dicembre a Villa San Giovanni e il 19 a Badolato, nell’anniversario della morte di Franco Nisticò.
Comitato Referendario Acqua Pubblica di Reggio Calabria
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