Cinema in Campus: la rassegna si avvia alla conclusione

Cinema-in-Campus

Questo post é stato letto 27320 volte!

Cinema-in-Campus
Cinema-in-Campus

Ultimi appuntamenti del lungo programma di Cinema in Campus – Le notti di Fata Morgana, l’evento organizzato da diverse strutture Unical (il Centro Arti Musica e Spettacolo, il Dipartimento di Studi Umanistici, il corso di laurea in DAMS e la Biblioteca Area Umanistica) in collaborazione con l’associazione culturale “Fata Morgana”, che dal 1 luglio fino al 18 sta animando piazza Vermicelli e il Campus di Arcavacata.

La rassegna ha visto anche la presenza di un dj contest, che è stato inaugurato e sarà concluso, nella serata finale del 18 luglio, dal noto dj e promoter Fabio Nirta, che ritornerà per premiare il vincitore del dj contest il quale, oltre ad un buono da spendere in dvd., libri e cd, potrà ascoltare la sua selezione vincitrice sulle frequenze DotRadio (www.dotradio.eu). La giuria popolare, ogni sera, sta esprimendo il suo giudizio e  fra tutti i giovani dj calabresi, che hanno realizzato delle playlist a tema cinematografico, sarà decretato vincitore il dj (o la dj) che avrà ottenuto il maggior numero di voti.

Il programma, che dà inizio alla terza settimana di Cinema in Campus, prevede per lunedì 15 alle 20:30 la presentazione del volume “FATA MORGANA n. 19 – Credito” (edito dall’editore Pellegrini). La rivista, che ha cadenza quadrimestrale, nasce per iniziativa di un gruppo di docenti, studiosi e critici che lavorano presso il Corso di laurea in DAMS dell’Università della Calabria, e al contempo coinvolge figure di filosofi, estetologi e artisti che riflettono sul rapporto fra immagine e pensiero, cinema e filosofia. Ogni numero è monografico e in questa direzione si propone, di volta in volta, di indagare, attraverso il cinema e le forme audiovisive, i nodi problematici della contemporaneità. In questa sede interverranno Roberto De Gaetano (direttore di “Fata Morgana”), Daniele Dottorini, Felice Cimatti (docenti Unical) e Daniela Angelucci (Università di Roma Tre). Seguirà un omaggio a Vittorio e Christian De Sica con tre proiezioni, in successione: “Il conte Max” (G. Bianchi), “Il signor Max” (M. Camerini) – con Vittorio De Sica – e l’altro rifacimento “Il conte Max”, che vede Christian De Sica impegnato sia nella regia che nei panni di Alfredo, il protagonista.

Martedì 16, ore 20:30, si discuterà sul cinema dei fratelli Dardenne con la presentazione del testo “Jean-Pierre e Luc Dardenne”, curato da Alessia Cervini (Università di Messina) e Luca Venzi (Università di Siena), anch’esso edito da Pellegrini nella collana di cinema “Frontiere”. Introdurrà l’incontro Roberto De Gaetano cui seguiranno gli interventi di Daniela Angelucci, Alessandro Canadè, Felice Cimatti, Bruno Roberti (docenti Unical) e la visione di due lavori dei registi belgi: “Dans l’obscurité” – un cortometraggio tratto da “Chacun son cinéma”, film a episodi prodotto per i 60 anni del festival del cinema di Cannes – e “Il ragazzo con la bicicletta”, una pellicola che racconta di un adolescente alla ricerca di suo padre. Chiuderà la serata “Songs from the road”, la summa del tour del 2008/2009 di Leonard Cohen.

La vera protagonista di mercoledì 17 sarà la musica con due appuntamenti: il concerto “In quiete” dei C.S.I. – un live tutto in acustica registrato nel giugno del 1994 per il programma “Acoustica” della compianta emittente televisiva Videomusic – e “Pulse” dei Pink Floyd, unico documento visivo dell’ultimo tour dei padri del rock psichedelico.

Cinema in Campus – Le Notti di Fata Morgana” si concluderà, quindi, giovedì 18 con la visione di “In via Savona al 57”, firmato da Gregory Fusaro e da Massimiliano Vergani, che sarà anticipato dall’incontro con Alberto La Ricca, autore della colonna sonora. Seguiranno due anteprime esclusive. Verrà presentata, alla presenza del regista e degli attori, la mini serie completa di “Feng du Tales”, firmata da Andrea Belcastro, che vede impegnati, tra gli altri, molti nomi già noti nel panorama culturale e cinematografico calabrese: Fabio Rao, Davide Imbrogno, Paolo Mauro, Ernesto Orrico, Aldo D’Orrico.  A seguire sarà la volta dell’anteprima assoluta mondiale del film “Byron Jones”, primo lungometraggio del regista Ashish Pant, che annovera, tra le maestranze, anche un giovane compositore e sound designer cosentino, Luigi Porto, che vive e lavora a New York City.

Ricordiamo che tutti gli appuntamenti sono a ingresso libero e che all’interno dell’arena sono presenti un punto ristoro e un bookshop.

Per saperne di più:

ANTEPRIMA

GIOVEDÌ 18 LUGLIO ore 21.30 FENG DU TALES

Proiezione in anteprima della mini-serie completa, ideata da Andrea Belcastro, con gli episodi:

  1. “Taraka” di Andrea Belcastro con Vincenzo Iaconianni, Adriana Toman, Paolo Mauro e Marco De Rose (6′)
  2. “L’accordo” di Andrea Belcastro con Vittorio Loreto, Francesca Gariano, Davide Imbrogno e Marcello Arnone (7′)
  3. “440Hz” di Andrea Belcastro con Davide Imbrogno, Fabio Rao e Aldo D’Orrico (7′)
  4. “Biologia temporale” di Graziano Misuraca con Alessandra Colucci, Davide Imbrogno e Stefano Principe (7′)
  5. “La caduta di Eris” di Fabio Rao con Davide Imbrogno, Fabio Rao e Bruna Sdao (4′)
  6. “Interferenze” di Mauro Nigro con Aldo D’Orrico, Fabio Rao e Bruna Sdao (11′)
  7. “Cicli” di Andrea Belcastro con Fabio Rao e Damani Delano Kelly (4′)
  8. “Giù dal cielo” di Fabio Rao con Ernesto Orrico e Alessandro Castriota Scanderberg (9′)
  9. “Fuori dal cerchio” di Andrea Belcastro con Paolo Mauro, Barbara Pasqua, Bruna Sdao e Fabio Rao (14′)

Oggetti straordinari, incubi ricorrenti, manifestazioni diaboliche, storie ai confini del reale. Il mondo sta cadendo a pezzi, ma qualcuno è disposto a tutto pur di salvarlo. Ognuno dei nove episodi rivelerà un pezzo di questo complesso mosaico, fino alla rivelazione finale.

ANTEPRIMA MONDIALE

 

GIOVEDÌ 18 LUGLIO, ore 23.00 Byron Jones di Ashish Pant

Sinossi

Un uomo anziano che conduce un’esistenza solitaria ed isolata e che, per strutturare la sua giornata, dipende dai meticolosi ed instancabili rituali della routine, deve confrontarsi con i propositi e il significato della sua vita nel momento in cui questa routine è inaspettatamente interrotta.

Primo lungometraggio di Ashish Pant, regista interessato alle dinamiche psichiatriche, Byron Jones è un film-operazione girato a cavallo tra realtà e plot. La finzione del cinema diventa documentario della finzione, quando la produzione si impone regole ferree: un attore, il comico newyorchese Bill Weeden (Inside Llewyn Davis – il nuovo film dei fratelli Cohen che uscirà a breve – Slow Jam King, Postcards from Paradise Park, Never Again) è stato “costretto” a vivere sul set senza avere contatti con l’esterno per tutta la durata delle riprese e senza conoscere la sceneggiatura se non scena per scena, pochi minuti prima di girare, insieme all’intera crew. L’assenza di movimenti di macchina e nessuna concessione, in genere, alla tecnica cinematografica, rendono Byron Jones un’opera visivo-sonora (buona parte dell’azione avviene fuori campo, ed è narrata solo attraverso i suoni) che indaga sul significato e sul valore del tempo e della casualità, una vecchia ossessione della città di New York (Cage, Warhol, Feldman). Tra le maestranze anche un giovane compositore e sound designer cosentino, Luigi Porto, che ha all’attivo quindici lungometraggi, vive e lavora a New York City. Tra i suoi ultimi lavori ci sono la colonna sonora de L’Apocalisse delle Scimmie di Romano Scavolini e gli arrangiamenti elettronici dell’opera Plastic Flowers, presentata lo scorso anno a Manhattan.

Crew

Interpreti: Bill Weeden, Anjali Pant
Montaggio: Andrew Heyduk
Art director: Gwen Tiernan
Second unit director: Laurent Wilson
Sound Designer and mixage: Luigi Porto
Production sound recordist:I lan Bemaman

 

Director’s Note

With Byron Jones my goal was to invite viewers to see rather than to tell them a story. In keeping with this goal I tried to limit manipulation of the image and sound. The question for the filmmaker was: “if we limit ourselves to sincere observation of daily activities with minimal manipulation of time and sound do we communicate?”

The role of the camera was to observe and objectively capture image by being static and in a consistent position in a specific set. Primarily practical lighting was used.

The actor was prohibited from externalizing the internal through inflection. The script was not revealed to the actors or the crew and the film was shot chronologically. There was no back-story given. This was done to ensure that the actor was unable to infuse any psychology in playing his role.

Just like the actor was selected for the part, the space was prepared carefully since it is a major character in the film. The character’s interaction with objects and his surroundings is the central element of the film and for this it was critical to endow the space with its distinct personality. The unwillingness of the camera to follow the central character and instead stay in a space helped establish the equivalency of the apartment as an important character.

Biography

Ashish Pant was born in Lucknow, a town in northern India. He now lives in New York with his wife and two sons. Byron Jones is Ashish’s first feature film the subject of which was inspired by his grandfather.

Filmography

As Writer / Director-

Film

Byron Jones (Feature)   2013

Echoes (Short Film)  2012

Sami’s Simmer (Short Film) 2012

How About Dinner Tonight? (Short Film)   2011

Info

e-mail fatamorgana.associazione@gmail.com

www.fatamorganacinema.it

Questo post é stato letto 27320 volte!

Author: Maria Cristina Condello

Maria Cristina Condello ha conseguito la laurea Magistrale in "Informazione, Editoria e Giornalismo" presso L'Università degli Studi Roma Tre. Nel 2015 ha conseguito il Master di Secondo Livello in "Sviluppo Applicazioni Web, Mobile e Social Media". Dal 2016 è Direttore Responsabile della testata giornalistica ntacalabria.it

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *