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I carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Cosenza, in un blitz scattato nel pomeriggio ed eseguito assieme ai colleghi dello squadrone Eliportato Carabinieri “Cacciatori Calabria”, hanno arrestato un uomo sfuggito alla cattura i primi di gennaio quando è stato colpito da un decreto di fermo emesso dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro nell’ambito dell’Operazione “Cumbertazione – 5 lustri” della Guardia di Finanza, che aveva portato all’arresto di 34 persone.
Lo scorso 9 febbraio, il Tribunale di Catanzaro aveva poi emesso nei suoi confronti un “ordine di custodia cautelare in carcere” poiché ritenuto responsabile del delitto di cui all’art.416 bis (associazione di tipo mafioso), in qualità di uomo di fiducia di Francesco Muto, capo dell’omonima cosca di ‘ndrangheta operante nella zona dell’alto tirreno cosentino, con il compito di commettere danneggiamenti ed azioni intimidatorie.
Le indagini, condotte dal nucleo investigativo del reparto operativo Carabinieri di Cosenza e coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro nella persona del Sost. Proc. Dott. Prontera e Sost. Proc. Dott. Falvo titolari del fascicolo d’indagine, del Procuratore capo Dott. Nicola Gratteri e del Procuratore Aggiunto dott. Giovanni Bombardieri, hanno consentito di individuare il ricercato all’interno di un’abitazione in contrada Santa Lucia.
Nell’occasione veniva arrestato, per aver favorito lo stato di irreperibilità del ricercato offrendogli ospitalità nel proprio appartamento, un cetrarese di 38 anni censurato.
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