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“Un patrimonio che la città conserva da secoli e che adesso vogliamo inglobare meglio nell’ambito del Piano Strutturale del Comune di Castrovillari come avevamo preannunciato in occasione della presentazione del PSC alla città, spiegando le linee guida su cui siamo impegnati, nel rispetto dell’esistente da recuperare, della sostenibilità da incrementare, dei servizi e delle vocazioni storico – agro – turistici e commerciali da potenziare e che desideriamo legare, con i vettori stradali, sempre più alle eccellenze del comprensorio ed alle lunghe percorrenze che incrociano il territorio e lo aprono alla crescita e conoscenza.”
Lo ha affermato il Sindaco, Domenico Lo Polito, annunciando con soddisfazione “che sabato 26 gennaio, alle ore 16,30, nel Teatro Sybaris del Protoconvento Francescano, verrà presentata alla città la Carta Archeologica nell’ambito del Piano Strutturale comunale.”
All’evento, organizzato dal Comune di Castrovillari, dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici della Calabria, dal Gruppo Archeologico del Pollino– Associazione di Volontariato per i Beni Culturali, impegnato da anni per la tutela e valorizzazione dei Beni Archeologici del territorio e nella gestione dei servizi culturali del Museo Archeologico di Castrovillari, oltre al primo cittadino e all’Assessore municipale allo Sviluppo Territoriale e delle Progettazioni, Giovanna Castagnaro, interverranno il Direttore del Gruppo Archeologico del Pollino, Claudio Zicari, il Presidente dell’Associazione Culturale Sifeum, Giuseppe Lanza, la Direttrice del Museo Nazionale Archeologico e dell’Ufficio Territoriale della Sibaritide Silvana Luppino insieme ad Alessandro D’Alessio per la Soprintendenza ai Beni Archeologici della Calabria, nonchè il docente Paolo Carafa della “Sapienza” Università degli Studi di Roma e Valeria Corazza dello stesso ateneo, presente anche per Matrix96 Società Cooperativa. Invece per la Regione Calabria sarà presente il Dirigente del Dipartimento Urbanistica, Saverio Putortì. Le conclusioni sono affidate a Simonetta Bonomi della Soprintendente per i Beni Archeologici della Calabria.
Un incontro a più voci per ribadire la portata storico – cultuale di quest’area, ricca di testimonianze del passato, e l’importante valore aggiunto che dà alle vocazioni del territorio ed agli elementi identitari, da sempre riferimenti di studi, ricerche ed approfondimenti oltre che di pubblicazioni.
“Sono presenti, infatti,– ricordano il Sindaco lo Polito e l’Assessore Castagnaro – siti che attestano la presenza dell’uomo sin dalle epoche preistoriche fino all’alto medioevo. Ecco perché la Carta Archeologica costituisce uno strumento di grande importanza. Essa è stata realizzata – sostengono gli amministratori– grazie proprio al notevole patrimonio conoscitivo offerto dagli archeologi della Soprintendenza e da un ulteriore approfondimento e meticoloso lavoro di ricognizione sul territorio condotto da un folto gruppo di ricercatori universitari.”
Questo materiale verrà ulteriormente valorizzato dall’Ufficio del Piano del Comune di Castrovillari, costituito dagli ingegneri Roberta Mari e Fedele L’Avena, dal geometra Natale Tollot, con il supporto tecnico – scientifico del Dipartimento di Urbanistica dell’UNICAL, attraverso la realizzazione di vari pannelli didattici che saranno collocati nel locale Museo a cura del Gruppo Archeologico del Pollino che, del Museo, ha realizzato il nuovo allestimento.
“ Il lavoro di elaborazione del Piano Strutturale del Comune di Castrovillari– aggiungono il Sindaco Lo Polito e l’Assessore Castagnaro– ha rivolto speciale attenzione e cura alla redazione della Carta Archeologica, non solo ai fini della tutela dei Beni Archeologici ma anche con l’obbiettivo di considerarli una risorsa economica e quindi un’occasione di sviluppo imprenditoriale. Il Comune di Castrovillari, infatti, – spiegano gli amministratori – dotandosi di uno strumento urbanistico con tali caratteristiche, diviene per la Regione Calabria un punto di riferimento ed una esperienza amministrativa che è già indicata come validissimo precedente. Il richiamo all’importanza del patrimonio archeologico e la necessità di organizzare lo sviluppo delle attività del territorio, in modo da perseguirne un’efficace tutela, poi, rivestono particolare significato per la disastrosa situazione verificatasi in questi giorni dopo l’esondazione del fiume Crati sull’area archeologica dell’antica Sibari, che impone sempre più la necessità di realizzare efficaci strumenti di pianificazione territoriale a tutela del patrimonio archeologico. Un impegno che interessa tutti, indistintamente.”
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