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«La pedofilia è una piaga enorme della nostra società e c’è bisogno di parlarne riconoscendola apertamente per quello che è, ovvero una deviazione della sessualità umana, una perversione, un’aberrazione. Le nostre famiglie, invece, chiudono gli occhi di fronte all’entità di questa tragedia per non ledere il proprio decoro e onore».
E’ questo il pensiero di fondo che ha ispirato il volume “Il gusto amaro delle caramelle”, pubblicato dalla casa editrice catanzarese “Edizioni la rondine” e scritto da Antonio Bianchi, avvocato e professore di diritto alle scuole superiori.
Dopo la presentazione al Salone internazionale del libro di Torino, il volume continua a far parlare di sé ed è stato al centro di un incontro-dibattito sugli aspetti sostanziali e le strategie di contrasto alla “Pedofilia e Pedopornografia on line” promosso venerdì scorso dalla Camera Minorile di Castrovillari, di cui è presidente Antonio Bianchi, presso il Tribunale della stessa città.
«Nel mio lavoro mi confronto direttamente con la crisi educativa di cui è vittima la nostra società – ha commentato l’autore – e con la mancanza di un’azione di contrasto realmente efficace. La famiglia, per prima, dovrebbe vigilare sulla condotta ed i costumi dei propri figli e, al tempo stesso, la scuola è chiamata a superare gli schemi della semplice didattica per comprendere fino in fondo i problemi degli adolescenti».
Al dibattito ha partecipato, tra gli altri relatori, anche il professor Andrea Feltri, esperto in Criminologia clinica e in Scienze Criminalistiche presso diverse Scuole di Specializzazione internazionali. Feltri si è occupato in questi anni del problema del disagio e dei comportamenti devianti dei giovani adolescenti e, in particolare, dell’abuso sessuale dei minori e della pedofilia, un male sempre più diffuso anche all’interno delle famiglie calabresi.
Proprio di questi argomenti il docente ha discusso in occasione di un’altra presentazione de “Il gusto amaro delle caramelle”, svoltasi martedì scorso presso la Libreria Ubik di Cosenza, a cui ha partecipato anche Gianluca Lucia, direttore editoriale Edizioni la rondine. «Le ultime statistiche confermano che le vittime di abusi di sesso femminile sono quasi il doppio rispetto agli uomini – ha detto Feltri -, che il 66% di tali episodi sono a carattere intrafamiliare e, per circa il 35%, vengono compiuti dal genitore maschio.
Si è sempre pensato che le madri fossero escluse da tali reati, ma gli ultimi dati scientifici testimoniano un incremento dell’indice di donne che abusano di minori. Il percorso di cura può seguire una duplice direzione di tipo psicoterapeutico e farmacologico, ma si deve escludere l’efficacia di provvedimenti drastici come la castrazione: per superare questo male bisogna agire sulla testa e non sull’organo sessuale ed è un passaggio estremamente difficile quando si tratta di una distorsione conclamata».
Feltri conclude invitando famiglie ed istituzioni a tenere alta l’attenzione: «La pedofilia ha sempre rappresentato un tabù perchè la gente ha paura di sapere, pensando che questo problema non la riguardi mai da vicino – conclude -. Il mostro, invece, può nascondersi dentro casa, tra le pareti scolastiche o tra le maglie del web a cui i bambini accedono con estrema facilità».
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